Il turismo di prossimità torna a crescere e traina l'aumento del fatturato
AOSTA. La Valle d'Aosta archivia una stagione invernale più che positiva. I mesi "bianchi" a cavallo tra 2015 e 2016 hanno fatto dimenticare per un po' la crisi sia al settore ricettivo sia ai comprensori sciistici dal momento che entrambi hanno vissuto un importante aumento del giro d'affari.
Secondo i dati diffusi dall'assessorato regionale del Turismo le società degli impianti di risalita dei vari comprensori, in grossa difficoltà da diversi anni, hanno registrato un fatturato lordo di 70,7 milioni di euro, in crescita di 7,35 punti percentuali rispetto alla stagione precedente. Il dato è ottimo per il comparto e per l'intera collettività dal momento che le società sono diventate partecipate regionali.
Anche per gli alberghi il bilancio è da incorniciare: rispetto al 2014-2015 gli arrivi e le presenze hanno registrato aumenti rispettivamente di 12 e 11 punti percentuali.
«I risultati positivi sono frutto di condizioni generali favorevoli, ma anche di un lavoro che è stato fatto negli ultimi anni sia a livello promozionale che sul fronte degli investimenti e che ora ci consente di avere dei comprensori all'avanguardia» ha commentato l'assessore Aurelio Marguerettaz.
Per la nostra regione il turismo di prossimità si conferma ancora una volta il più importante di tutti. Gli sciatori provenienti da Piemonte, Lombaria e Liguria sono tornati a percorrere le piste valdostane e rappresentano la principale fetta di coloro che scelgono le montagne della Vallée per trascorrere il periodo di vacanza.
Quanto alle presenze straniere, come prevedibile diminuiscono i turisti russi mentre si confermano inglesi, francesi, belgi, svizzeri ed anche svedesi (questi ultimi il 12,5% de totale).
Clara Rossi
