La Petite Foire non tradisce le aspettative: anche l'edizione 1018 è stata un successo

Influenza e meteo non hanno scalfito la Petite Foire - VIDEO

tsarbonnere

DONNAS. L'edizione 1018a della Fiera di Sant'Orso di Donnas è stata ancora una volta un successo. Nonostante le condizioni meteo non proprio ottimali di ieri (vento e pioggia a tratti) e malgrado l'influenza che ha costretto alcuni espositori a rinunciare ad essere presenti, l'appuntamento con l'artigianato tipico valdostano non ha tradito le aspettative.

Difficile stimare i visitatori presenti, ma la buona riuscita della "petite Foire" d'altronde non si valuta con i numeri. A contare sono le sensazioni, quelle regalate dalle opere degli artigiani che, nel proprio piccolo e nel proprio grande, hanno saputo ancora una volta raccontare con passione la Valle d'Aosta e le tradizioni valdostane attraverso il legno, la pietra, il ferro, i tessuti.

I premiati

Come ogni anno, le opere giudicate migliori o più rappresentative sono state premiate dalla giuria. Per la scultura, il primo premio è stato aggiudicato a Guido Diemoz di Doues autore de La Tsarbonnere, la carbonaia (foto in alto); il secondo premio a Michel Rosset di Aymavilles; il terzo a Giuseppe Binel di Donnas. Gli altri premiati della categoria: Claudio Dalle; Guglielmo Pramotton; Sebastiano Yon; Erik Biondaz; Ettore Merlet; Diego Bosonetto; Roberta Bechis; Bruno Jaccod; Giancarlo Arvat e Fernando Casetta.
Il premio speciale per l'alveare della tradizione è andato a Claudio Champurney di Arnad; il premio "Lou Bouque que sonne" a Enzo Bologna di Aosta; il premio per l'innovazione ad Alessandra Zucco di Verrès.

Per l'intaglio, primo premio ad Ornella Cretaz di Pont-Saint-Martin; secondo a Lea Berard di Cogne; terzo a Diego Jacquin di Champdepraz. Premiati anche Mauro Masoaro; Aldo Ottobon; Ennio Nicco.

Per la pietra, primo premio a Donato Savin di Cogne; secondo a Rino Collé di Issogne e terzo a Silvano Salto di Sain-Marcel. Quarto posto per i fratelli Ferrari di Pont-Saint-Martin.

Per la vannerie, 1° premio ad Angelo Nicco di Issime, 2° ad Ezio Danne di Saint-Christophe, 3° ad Alessandro Sbicego di Saint-Pierre e 4° ad Ezio Gallet di Châtillon.

Per i nodi, primo premio ex aequo agli aostani Aldo Chappellu e Italo Verthuy; per i giocattoli 1° Giorgio Broglio di Donnas, 2° Paolo Paris di Donnas e 3° Franco Patrocle di Allein; per la categoria sabots e soques primo Leandro Favre di Ayas e secondo Gontran Sarteur di Aosta; per il ferro battuto Ennio Janin di Arnad e Ennio Mauro Joly di Verrès.

Per la tornitura, primo posto a Piero Giuseppe Paoloni di Champorcher; secondo a Sergio Ferrol di Saint-Marcel, terzo a Mario Porceillon di Chatillon. Premiati anche Marco Bonin e Luigi Bottel.

Infine gli altri premiati: Mauro Savin di Challand-Saint-Victor per i campanacci, Renata Biasi di Saint-Christophe per i tricots, Felicina Colliard (1°) di Arnad e Laura Rosset (2°) di Saint-Marcel per le dentelles.

 

Marco Camilli

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