Servizi ferroviari, Trenitalia chiede alla Regione 7 milioni in più

Servizi ferroviari, Trenitalia chiede alla Regione 7 milioni in più

 

Discussa in Consiglio regionale la questione del contratto ponte. Uv: continua politica annunci ma manca programmazione

AOSTA. La questione del "contratto ponte" con Trenitalia sui servizi ferroviari è stata esaminata questa mattina in Consiglio regionale. Con una interrogazione, l'Uv ha chiesto informazioni su come si è evoluta la situazione negli ultimi due mesi.

Nella risposta, l'assessore ai Trasporti Claudio Restano ha riferito che Trenitalia ha presentato una nuova bozza di accordo diversa da quella iniziale che prevede «un incremento significativo del prospetto economico preventivo» pari al 20 per cento circa, che si traduce in 7 milioni di euro in più di costi annui rispetto al contratto vigente. I costi treno/chilometro stimati da Trenitalia per il 2017 e il 2018 passerebbero infatti, rispettivamente, da 10,47 a 12,57 Euro e da 10,68 a 12,64 Euro con in più la richiesta di far decorrere il "contratto ponte" dal 1° gennaio 2017. La Regione «non ha accettato un contratto retroattivo», ha detto l'assessore Restano, e sull'aumento dei costi «l'assessorato ha chiesto un parere legale per accertare che vi siano i presupposti per la stipulazione del contratto ponte, che non indebolisca la posizione della Regione nel contenzioso in corso con Trenitalia».

In discussione, oltre ai costi, c'è il problema delle biglietterie. «Dopo molte interlocuzioni e discussioni, la Regione è riuscita ad inserire nelle ultime bozze di contratto ponte la riapertura della biglietteria di Pont-Saint-Martin ed il mantenimento in servizio di quelle di Aosta e di Verrès. La Regione - ha fatto ancora sapere l'asessore ai Trasporti - ha chiesto a Trenitalia che la riapertura di Pont-Saint-Martin non comporti, come l'impresa ferroviaria aveva prefigurato, la riduzione dei turni di servizio ad Aosta.»

Nella replica, il consigliere dell'Uv Aurelio Marguerettaz ha accusato il governo di continuare con la «solita politica degli annunci. In Commissione il 25 maggio è stata annunciata come prossima la chiusura del contratto ponte e a due mesi siamo ancora in alto mare. In merito all'incremento del 20%, se fossi al posto dell'assessore al bilancio sarei terrorizzato perché per il 2017 mancano 2 milioni e non c'è un euro per il servizio di trasporto ferroviario nella variazione di bilancio. Se il contratto ponte valesse anche per il 2018, bisogna trovare ancora molti più milioni. Non c'è una minima programmazione, siamo in una navigazione totalmente a vista che non ci porterà da nessuna parte», ha aggiunto.

 

C.R.

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