Regione, Marquis: «siamo sulla strada giusta»

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Il presidente della Regione sulle dichiarazioni Uvp: «il caldo ha surriscaldato anche clima politico»

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AOSTA. «Il grande caldo di questi giorni non ha surriscaldato soltanto le temperature ma anche il clima politico». Così il presidente della Regione, Pierluigi Marquis, in occasione della settimanale conferenza stampa di giunta ha risposto alle domande sull'evolversi della situazione politica, la tenuta dell'attuale governo e della maggioranza e la prospettiva di elezioni anticipate.

L'Uvp negli ultimi giorni ha marcato un allontanamento dagli attuali partner di maggioranza - Stella Alpina, Area Civica-Pnv e Alpe - e dai loro percorsi politici per il futuro e ha rivolto lo sguardo all'Union Valdôtaine, che a sua volta ha accolto con favore le dichiarazioni degli ex dissidenti sul ritrovarsi in un'unica "casa degli autonomisti".

«Non avremmo mai pensato che ci fosse riservata una così grande attenzione al nostro progetto», ha detto Marquis nell'incontro con i giornalisti a Palazzo regionale aggiungendo poi che «ci può essere necessità di un confronto di cui si occuperano i partiti; noi dobbiamo andare avanti, siamo sulla strada giusta e dobbiamo lavorare con trasparenza e serietà e concentrarci sul nostro progetto anziché sul metodo». «La dialettica politica è importante in una fase così delicata per la Valle d'Aosta. Il nostro governo nasce con intendimenti ben precisi per cambiare un sistema e gestire dossier delicati. Faremo delle valutazioni sul nostro mandato - ha poi aggiunto - mettendo davanti a tutto le esigenze dei valdostani».

L'assessore al Turismo, Claudio Restano, ha ricordato quanto fatto dal giorno dell'insediamento della giunta. «In questi 4 mesi - ha dichiarato - abbiamo portato dei risultati come la delibera sul Piano dei trasporti, una questione che andava avanti dal 1997 e noi l'abbiamo affrontata, senza paura. Non c'è nesuna scuola che dà la patente di autonomista», ha continuato l'asessore. «Noi pensiamo ai fatti e le parole le lasciamo agli altri».

Per la collega all'Istruzione e Cultura Chantal Certan «non c'è nessuno che sta cambiando il quadro politico».

 

Marco Camilli