Edilizia privata, nuove regole per i mutui per ridare slancio al settore

Edilizia privata, nuove regole per i mutui per ridare slancio al settore

 

Marquis: "casa sia volano per economia" - Tolto il limite Isee, tassi d'interesse ridotti, pratiche più veloci e mutui anche per le abitazioni non principali

AOSTA. Due anni di tempo per far ripartire l'edilizia privata in Valle d'Aosta. E' l'ambizioso obiettivo delle nuove disposizioni sui mutui regionali per l'edilizia approvate oggi dal governo valdostano che prevedono un alleggerimento della burocrazia e la possibilità per un numero maggiore di valdostani di avere accesso ai finanziamenti per la prima casa e per interventi di recupero edilizio.

Come ha spiegato in conferenza stampa il presidente della Regione Pierluigi Marquis, dietro a questo provvedimento ci sono gli oltre 2.400 lavoratori rimasti a casa negli ultimi anni con la crisi dell'edilizia in Valle d'Aosta e che difficilmente possono trovare un diverso impiego in un altro settore. «Questo provvedimento non è da leggere come un aiuto alle persone in difficoltà: il nostro obiettivo è mettere in circolo risorse, far alzare le gru sul territorio e dare uno scossone all'edilizia privata affinché la casa possa essere un volano per la Valle d'aosta e l'indotto. La Regione in questo modo investe 1 per avere 4».

L'idea di base, ha spiegato Marquis insieme all'assessore alle Opere pubbliche Borrello, è incentivare il più possibile da qui alla fine del 2019 tutti i privati a spendere per rimettere in circolo l'economia regionale con benefici anche per le casse pubbliche in termini di tasse e imposte. Dal 2018 quindi via il tetto massimo Isee di 40.000 euro per poter beneficiare dei mutui prima casa: anche i residenti più facoltosi potranno ottenere fino a 180.000 euro (il nuovo unico limite massimo concedibile per tutte le categorie di intervento). Ridotti anche i tassi di interesse: tolta la fascia dell'1,5%, restano soltanto i tassi allo 0,8% per Isee fino a 20.000 Euro ed all'1% per tutti gli altri Isee.

Tassi di interesse ridotti anche per i mutui di recupero del patrimonio edilizio i quali - altra novità - potranno essere chiesti anche per le abitazioni non principali. L'importo unico massimo è di 300.000 Euro con possibile ammissione anche per l'acquisto dell'immobile fino ad un massimo di 150.000 Euro.

Altra parte fondamentale dei provvedimenti, come detto, riguarda la burocrazia. L'intenzione è di dimezzare i tempi finora necessari portandoli a 60-90 giorni per l'erogazione dei mutui. Un obiettivo raggiungibile semplificando gli iter, riducendo le istruttorie accendendo un unico mutuo con Finaosta, eliminando la doppia ipoteca e spostando a carico dei richiedenti le perizie richieste.

Al momento di valutare le domande, la priorità sarà data alle richieste per la prima casa.

«I mutui in questione si basano sui fondi a rotazione. Ogni anno è previsto il rientro di 12/13 milioni e quest'anno abbiamo finanziato 6 milioni finora», ha precisato l'assessore Borrello. «Ipotizzando che il provvedimento diventi operativo dal 1° novembre, immaginiamo una durata temporale fino al 31/12/2019», ha aggiunto l'assessore.

 

Elena Giovinazzo

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