La sceneggiata elettorale. Semiseri atti unici di politici improbabili

Va in scena sul palco valdostano la kermesse elettorale

tonnoAOSTA. Mentre le televisioni italiane fanno a gara per offrire ai loro spettatori soap opere, reality culinari o boccacceschi, in Valle d'Aosta è iniziato lo spettacolo più divertente del nuovo millennio: la kermesse elettorale 2018 che terminerà a maggio / giugno. Come nelle più rodate serie televisive, questo spettacolo è offerto ai cittadini valdostani in più episodi che si concentrano in due appuntamenti importanti, le elezioni politiche del 4 Marzo e quelle regionali con data da definire.

Già il prologo di questa rassegna elettorale è gustoso e divertente. Si sta svolgendo sotto gli occhi annoiati di tutti noi la famosa "caccia al candidato" che ogni partito e movimento della nostra regione sta, con alterne vicende, portando avanti. Per sorti diverse, partiti e movimenti cercano in questa prima verifica elettorale di azzeccare il volto giusto che faccia dimenticare gli errori di questi ultimi cinque anni di legislatura regionale (maggioranze ad assetto variabile, ribaltoni e ribaltini, scrivanie magiche che dispensano migliaia di euro, indagati, condannati, depressi e frustrati).

Nell'ultimo quinquennio partiti e movimenti hanno dato il peggio di loro e a rotazione hanno quasi tutti condiviso le responsabilità del potere variando solo nei tempi e nelle forme. I risultati, tralasciando gli interventi spot, sono stati pochi. Ora li ritroviamo in affanno ad agitarsi come tonni nelle reti prima della mattanza.

E' uno spettacolo divertente e, per il momento, gratuito. Il conto lo pagheremo noi "comuni mortali". Loro, i personaggi di questa kermesse, ne usciranno quasi sempre bene. Perchè un attore viene sempre pagato anche se il film è un flop e i nostri politici, quasi tutti, sanno come far quadrare i loro conti.

E allora godiamoci le esibizioni che andranno in onda su quasi tutti i mezzi di informazione regionale. Per quanto ci riguarda, cercheremo di non farvi mancare nulla e poi se vorrete andare a votare, non sentitevi responsabili per il successivo disastro. La possibilità reale di scegliere è ridotta al minimo (e non vale solo per la Valle d’Aosta).

Nella speranza che uno scatto d'orgoglio faccia rinascere la coscienza civile in questi attori politici, noi continueremo a guardare avanti cercando con orgoglio di difendere la nostra dignità di cittadini, parte integrante di un popolo sovrano.
 
Marco Camilli

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