Manifestazioni in spazi pubblici solo se i promotori si dichiarano antifascisti

La richiesta contenuta in una mozione che il Consiglio regionale della Valle d'Aosta discuterà a febbraio

consiglio-valleAOSTA. Consentire alla pubblica amministrazione di concedere spazi e suolo pubblici per eventi e iniziative soltanto se gli organizzatori delle manifestazioni firmano una dichiarazione antifascista. E' la richiesta contenuta in una delle mozioni elencate nell'ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale della Valle d'Aosta.

L'iniziativa, presentata dai consiglieri del gruppo Mouv - CC, prende spunto dalle «sempre più frequenti manifestazioni promosse da organizzatrici neofasciste, portatici di valori e idee che si collocano al di fuori del perimetro costituzionale e dell'ordinamento democratico» e dalla risposta «del tutto insufficiente» data dalla politica.

«Anche in Valle d'Aosta - è scritto nella mozione - si è assistito a iniziative pubbliche promosse da soggetti propugnatori di valori contrari alla Costituzione» e già in altre città italiane «sono state votate mozioni per vietare gli spazi pubblici ad organizzazioni e gruppi che non condividono i valori antifascisti della Repubblica». La mozione ricorda anche che «la Provincia della Valle d'Aosta (per la Valle d'Aosta) è stata insignita della medaglia d'oro alla Resistenza (D.m. 10/12/1971)».

I firmatari invitano quindi la Regione (e tutti i Comuni valdostani) a modificare i propri regolamenti e concedere gli spazi pubblici a persone, enti e associazioni «previa dichiarazione di rispetto dei valori antifascisti».

 

Elena Giovinazzo

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