Berlusconi: la Valle d'Aosta deve riorganizzarsi per uscire da crisi

berlusconi silvio

AOSTA. La Valle d'Aosta è come una azienda che ha necessità di una riorganizzazione completa. Così Silvio Berlusconi nel comizio di questa sera di chiusura della campagna elettorale al teatro Giacosa per sostenere la lista del Centro Destra Valle d'Aosta.

«C'è un principio nella disciplina organizzativa delle aziende - ha detto il presidente di Forza Italia - secondo cui ci si deve riorganizzare scientificamente ogni dieci anni. Vedendo i conti della vostra regione dico che la Valle d'Aosta ha un elevato bisogno di riorganizzazione e voi dovete essere lì per chiederla, quasi imporla, per far venire fuori la vostra regione da una situazione negativa, di sprechi, di mancanza di fondi per fare le cose che sono invece necessarie».

Parlando del programma della coalizione per le elezioni regionali, «credo sia corretto e giusto che i cittadini possano eleggere direttamente» il presidente della Regione «ed è quello che vogliamo fare anche in Italia con una modifica alla Costituzione per l'elezione diretta del presidente della Repubblica». Sulla riduzione dei consiglieri regionali da 35 a 21: «avete un consigliere ogni 3.600 cittadini e noi in Lombardia ne abbiamo uno ogni 120.000 abitanti: non si possono fare paragoni, ma credo che in effetti il numero dei consiglieri possa essere ridotto». A proposito del Casinò di Saint-Vincent e del Grand Hotel Billia «bisogna trovare il modo di fare una gestione privata per fare utili e non perdite».

Parlando ancora alla platea del Giacosa, Berlusconi ha aggiunto che «i nostri governi hanno sempre fatto buone cose per la Valle d'Aosta. Abbiamo sempre tutelato lo Statuto di autonomia, abbiamo concesso 250 milioni di ulteriore autonomia finanziaria con la trattenuta del dieci decimi in Regione. Abbiamo indotto l'Enel a cedere la società di distribuzione Deval alla Regione, abbiamo anche ceduto il demanio militare - ex caserma Testafochi per realizzare il primo polo universitario valdostano».

[tcvideo height="281"]https://www.youtube.com/watch?v=5t7rTs-RVJE[/tcvideo]

Governo Lega - 5 stelle
Il quadro politico nazionale ha comunque tenuto banco per maggior parte del comizio di Aosta. «Credo che questo governo si farà e noi saremo lì con grande puntualità, precisione ed attenzione per far sì che ciò che il programma propone e che non funziona per l'Italia non venga fatto e per sostenere invece le cose positive che derivano dal nostro programma di centrodestra».

Ribadendo quanto già detto all'arrivo ad Aosta questa mattina, il leader di Forza Italia ha esternato la sua contrarietà per non essere stato preso in considerazione come presidente del Consiglio e ha espresso scetticismo. «Tolti Di Maio e Salvini - ha detto - non si vedono figure che abbiano l'esperienza, la competenza e l'autorevolezza per fare il bene dell'Italia e rappresentarla bene nei consessi internazionali».

Tornando al ruolo che assumerà Forza Italia in Parlamento ha anticipato che «saremo all'opposizione di questo governo. Sarà una opposizione sensata, critica. Con i nostri risultati credo che potremo condizionare il governo.

Elezioni a breve
Secondo Berlusconi «questo governo, se si farà, credo non avrà modo di affermarsi e quindi immagino che fra qualche tempo andremo a nuove elezioni. Io e voi siamo qui per perpararci a questo».

Flat Tax
«Avevamo incorporato una riduzione di molte tasse che non sono certo delle cose buone e che oggi incombono su di noi: la tassa sulla casa, l'imposta sulle donazioni, l'imposta sulle successioni e altre imposte che la flat tax avrebbe cancellato». Quest'ultima «realizza un principio indiscutibile e che ha sempre prodotto risultati straordinari. Il principio si chiama equazione dello sviluppo e del benessere e dice: meno tasse sulle famiglie, sulle imprese e sul lavoro producono più consumi delle famiglie, più investimenti da parte delle imprese, più posti di lavoro e anche più entrate nelle casse dell'Erario».

«La nostra speranza - ha ancora dichiarato - è che gli amici della Lega siano in grado di fermare i 5 stelle».

Attacco ai 5 stelle
«L'87% dei parlamentari dei 5 stelle della precedente legislatura non aveva mai fatto una dichiarazione dei redditi - ha detto Berlusconi -. Sono persone che nella vita non erano mai riuscite a combinare niente di buono né per se né per la propria famiglia. E' venuto fuori che la base del Movimento 5 stelle è l'invidia sociale e l'invidia per tutti coloro che con una vita di sacrifici sono riusciti a raggiungere il benessere. Invidia che si trasforma in odio nei confronto di chi produce ricchezza per sé e per gli altri». Con questa «invidia sociale dovremo fare i conti quando ci sarà un governo 5 stelle - Lega».

 

Elena Giovinazzo

Pin It

Articoli più letti su Aostaoggi.it

 

-  STRUMENTI
app mobile

 

Società editrice: Italiashop.net di Camilli Marco
registrata al Tribunale di Aosta N° 01/05 del 21 Gennaio 2005
P.IVA 01000080075