Lo spettro dell'ingovernabilità cala anche sulla Valle d'Aosta

Consiglio regionale

AOSTA. Un'astensione dal voto insolitamente alta per la Valle d'Aosta, l'emorragia di voti dei movimenti autonomisti, le forze moderate escluse dai giochi, l'exploit della Lega e, in tutto questo, tante voci che intendono dire la propria senza che nessuna abbia la forza per dettare la linea da seguire. L'esito del voto di domenica scorsa consegna alla Valle d'Aosta un quadro complesso e lo spettro dell'ingovernabilità.

Partiamo dai numeri. Otto formazioni su dieci sono riuscite ad eleggere un proprio rappresentante in Consiglio regionale e sono tutte molto distanti tra loro. La Lega, con i suoi 7 consiglieri, ha chiarito che non ha intenzione di allearsi con l'UV mentre l'Uv non ha posto veti assicurando disponibilità al dialogo. Anche ipotizzando una (improbabile) alleanza tra queste due forze, la maggioranza in Consiglio è ben lontana: i consiglieri sarebbero 14, ma la maggioranza ne richiede almeno 18.

Un'ipotesi altenrativa di alleanza Lega - Movimento 5 stelle, sulla scorta di quanto accaduto in Italia, non garantirebbe comunque la governabilità.

Immaginando una grande alleanza tra i movimenti autonomisti (Uv, Uvp, Alpe, Stella Alpina-Pnv e Mouv', in cui però ci sono anche Ferrero e Cognetta) si arriverebbe a 21 consiglieri. C'è però da considerare tutto quello che è accaduto nella passata legislatura: cambi di schieramento, tradimenti incrociati, veti, sgambetti, fiducie date e tolte a pochi mesi di distanza. Non è un caso se tutti questi movimenti si sono mossi in ordine sparso per le elezioni ed è difficile pensare che cinque forze riescano tutte a seppellire per 5 anni l'ascia di guerra.

In questo quadro Impegno Civico, con i suoi tre consiglieri, potrebbe avere un suo peso e far pendere l'ago della bilancia da una o dall'altra parte.

C'è comunque una certezza che sovrasta tutti questi scenari ipotetici: le inchieste giudiziarie. La fine della legislatura è stata investita dalle indagini e sulla nuova legislatura già pende la spada di Damocle di possibili arresti e di eventuali condanne. Se mai sarà raggiunta una quadra politica a Palazzo regionale, ciò che accadrà a Palazzo di giustizia potrebbe rimettere tutto in gioco.


Marco Camilli

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