Cognetta, "uso fondi europei: un disastro politico"

EuroAOSTA. L'attuazione in Valle d'Aosta del Programma operativo regionale del fondo sociale europeo 2014-2020 è in «evidente ritardo» e soltanto il 10% dei fondi a disposizione è stato finora speso. Lo denuncia il neo rieletto consigliere regionale Roberto Cognetta che, commentando la relazione annuale pubblicata sul sito web della Regione, parla di «disastro politico».

«La spesa certificata prevista entro la fine del 2018 era, infatti, di 55,5 milioni di euro - spiega l'esponente di Mouv' - mentre, attualmente, sono state certificate spese per 5 milioni di euro, il che significa che entro la fine dell'anno dovranno essere documentati ancora 50,5 milioni di euro, ovvero il 90% del previsto, pena la perdita dei soldi assegnati». Uno dei settori in cui si è speso meno è quello dell'inclusione sociale e lotta alla povertà «dove su 10,7 milioni risultano certficati 122 mila euro».

«La domanda è lecita: quali sono le cause di questo disastro? La risposta - continua il consigliere - è contenuta nella relazione, nel punto dove analizza le criticità riscontrate nell'attuazione e dove si parla esplicitamente di un impianto programmatorio che non ha retto "all'evidente discontinuità nella governance politica e amministrativa del Programma stesso che, nell’arco di cinque anni, ha vissuto la successione di quattro Assessori, cinque Autorità di gestione, quattro dirigenti apicali di primo livello e tre dirigenti della struttura competente in materia di politiche del lavoro". Altrettanto critica - spiega ancora Cognetta - risulta la gestione del personale preposto all’Autorità di Gestione, che sconta, ancora oggi, un elevato grado di turn over a causa degli assensi a procedure di mobilità interna ed esterna, ovvero a periodi di aspettativa dal lavoro del personale con maggiore anzianità di servizio».

Roberto Cognetta evidenzia poi un altro problema legato al programma Sispreg2014 realizzato da In.Va. e arrivato in forte ritardo. «Il programma», ricorda il consigliere, «doveva essere finito (già con un ritardo) per luglio 2017. Alla fine è arrivato quasi un anno dopo. Ma evidenziare i limiti di IN.VA. è come sparare sulla croce rossa».


Marco Camilli

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