Nuova maggioranza, Uv e Uvp restano all'opposizione

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Critiche dei due movimenti per l'accordo di maggioranza a trazione leghista

RegioneAOSTA. Le reazioni all'annuncio dell'accordo per la maggioranza in Consiglio regionale non sono tardate ad arrivare. Tra i primi commenti si registrano quelli dell'Union Valdôtaine e dell'Union Valdôtaine Progressiste, entrambi movimenti che al momento, se il quadro politico non muterà ulteriormente, sono destinati a rimanere all'opposizione.

L'Uvp annuncia subito «la sua estraneità a qualsiasi tipo di progetto» e critica il «quadro politico che parte da un documento, elaborato da 10 consiglieri dei tre gruppi che rappresentano Stella Alpina – PNV- AC, Alpe, Mouv’, fatto di 10 punti programmatici, peraltro non discussi e condivisi negli incontri avuti con queste forze politiche, a cui si aggiungerebbe un accordo con la Lega Nord- Salvini, e altri pezzi sparsi per arrivare al numero utile». L'Uvp precisa anche che «ogni possibile suo coinvolgimento in un futuro progetto» dovrà «essere calibrato su un programma serio e persone credibili, attraverso contenuti condivisi e partecipati».

Così invece l'Uv: «Le recenti notizie prefigurerebbero il tentativo di dare vita a una maggioranza debole, composta da forze politiche estremamente eterogenee»0. L'Union vede in questa operazione «la volontà di costruire una maggioranza raccogliticcia, cercando di far forzatamente convivere al suo interno posizioni politiche del tutto antitetiche in una pura ottica spartitoria». Comité fédéral e Gruppo degli eletti prendono «atto che tale operazione sarebbe possibile solo reggendosi sulla decisione, appresa dagli organi del Movimento attraverso la stampa, di Emily Rini di abbandonare l'Union Valdotaine, malgrado gli impegni da lei sottoscritti al momento della sua candidatura». Secondo il Mouvement in conclusione «in questa fase di larga frammentazione politica sia necessaria un'assunzione di responsabilità volta ad assicurare un progetto politico serio, ampio e condiviso, in grado di garantire una effettiva stabilità alla Valle d'Aosta».

 

M.C.