Impegno Civico: "accordi di potere anteposti nella nuova maggioranza"

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L'appello del movimento: c'è ancora tempo per costituire una maggioranza solida e programmatica

 

AOSTA. «L'annunciata maggioranza dei dieci più la Lega, e all’ultimo l’ingresso della consigliera Rini, non costituisce una soluzione valida e convincente. E' palese la sua fragilità e ci pare che si siano anteposti gli accordi di potere rispetto ai contenuti programmatici». Lo sostiene Impegno Civico Valle d'Aosta commentando la situazione politica che si sta delineando in Regione.

«Chi ha deciso di promuovere una maggioranza con la Lega - afferma il movimento in una nota - si pone sulla strada della deriva antiumanitaria su cui si è incamminata in queste settimane l’Italia».

Il movimento afferma che «il nuovo Consiglio regionale che si insedierà il 26 giugno ha anzitutto il compito di dare un governo alla Valle d'Aosta e di evitare un ritorno alle urne che comporterebbe la paralisi amministrativa fino all'autunno» e aggiunge che «c'è tempo fino al 19 luglio per costituire una maggioranza solida e programmatica, bisogna provarci fino all'ultimo giorno per dare un vero Governo alla Valle d'Aosta e non solo una risicata maggioranza numerica, che avrebbe il suo perno in una forza nazionalista, autoritaria e xenofoba».

Secondo Impegno Civico la politica valdostana dovrà concentrarsi su nove punti prioritari a partire dal «sostegno agli oltre 7.000 valdostani che sono sotto la soglia di povertà» cambiando la legge sul reddito di inclusione, dall'eliminazione di «privilegi e malcostume politico» abolendo diaria, rimodulando le indennità e togliendo i finanziamenti ai gruppi e dall'approvare un programma strategico di interventi per la ferrovia riaprendo anche la Aosta - Pré-Saint-Didier. Gli altri argomenti urgenti sono gli incentivi per il lavoro, una politica basata sulla strategia rifiuti zero, una politica di sostegno all'agricoltura, la sospensione dell'iter di quotazione in borsa di Cva e l'indizione di un referendum consultivo, l'istituzione di un Osservatorio permanente sul crimine organizzato e la modifica della legge elettorale inserendo la preferenza unica e le cosiddette quote rosa.

 

redazione