Parere favorevole al ddl costituzionale sulla modifica degli Statuti speciali


M5s contrario: "faciliterà le incursioni riformatrici di Roma sull'Autonomia"

 

Statuto specialeAOSTA. Voto favorevole della Commissione Istituzioni e Autonomia del Consiglio regionale al disegno di legge costituzionale sulla modifica degli Statuti delle Regioni autonome. Il provvedimento inserisce lo strumento dell'intesa nel procedimento per l'approvazione di ogni modifica statutaria. In questo modo la Regione o la Provincia interessata potrà esprimersi sulle modifiche e il Governo e il Parlamento non potranno non tenere conto.

«La Commissione - dice il presidente Roberto Luboz (Lega) - ha espresso il parere favorevole a condizione che sia inserita nel corpo del testo normativo una precisazione volta a rafforzare ulteriormente il principio dell'intesa e che preveda "la cessazione della procedura legislativa di revisione statutaria" in caso di diniego all'intesa stessa. Abbiamo infatti tenuto conto che è stato depositato dal Senatore della Valle d'Aosta Albert Lanièce un analogo disegno di legge costituzionale che prevede tale specificazione.»

Il "no" del Movimento 5 stelle
Contro il disegno di legge si è espresso il M5s che non condivide la proposta del senatore Lanièce. «E' un principio pericoloso - sostiene il capogruppo Luciano Mossa - perché determinando la chiusura definitiva della procedura non si favorisce la ricerca dell'intesa con il Consiglio regionale».

«Siamo altresì perplessi sul testo dei Senatori Durnwalder, Steger e Unterberger . continua Mossa - perché il diniego alla revisione statutaria richiede i due terzi della maggioranza: considerando che in Consiglio regionale c'è una grande frammentazione politica, il raggiungimento dei due terzi sarebbe molto difficile e basterebbero dodici Consiglieri per far passare qualsiasi revisione statutaria non voluta. Le incursioni riformatrici di Roma sulla nostra Autonomia sarebbero quindi più facili».

L'iter
Il disegno di legge sarà ora sottoposto al Consiglio regionale per il parere definitivo dell'Aula. Questo sarà poi inviato al Ministro per gli affari regionali e le autonomie per il prosieguo del percorso in parlamento.

 

Elena Giovinazzo

 

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