Una proposta di legge di sobrietà per il Consiglio regionale della Valle d'Aosta


Impegno Civico propone la diminuzione dei compensi di consiglieri, assessori e presidenti e l'abolizione dei contributi ai gruppi

Consiglio regionale

AOSTA. "Sobrietà" è il sostantivo che accompagna una proposta di legge depositata dai consiglieri regionali di Impegno Civico che taglia i costi della politica seguendo gli impegni presi durante l'ultima campagna elettorale.

Il testo abolisce la diaria (2.868 euro al mese, fiscalmente non imponibile), riduce da 6.000 a 4.000 euro il trattamento economico mensile netto e mantiene soltanto per il presidente della Regione, per il presidente del Consiglio regionale e per gli assessori le indennità di funzione. Queste ultime vengono inoltre praticamente dimezzate a 3.500 euro lordi per il presidente della giunta e 2.500 euro per gli assessori e per il presidente dell'assemblea regionale. Vengono poi aboliti i contributi ai gruppi consiliari.

«Il Consiglio regionale della Valle d’Aosta non è un esempio di sobrietà nella retribuzione dei propri componenti», commentano i consiglieri Alberto Bertin, Clauda Minelli e Daria Pulz.. «Tra le questioni da riformare c’è quella degli emolumenti e delle indennità».

Ecco alcune cifre: il compenso mensile attuale percepito dai consiglieri regionali è i 7.871 euro lordi, comprensivi dell’indennità di carica (5.185 euro lordi) e della diaria. «A queste cifre - spiegano Bertin, Minelli e Pulz - si aggiungono le indennità di funzione per quegli eletti che ricoprono cariche specifiche. Quelle dei due presidenti e gli assessori sono molto elevate e portano lo stipendio del presidente della Regione a 14.121 euro lordi (quasi pari allo stipendio del presidente del Consiglio dei ministri), quello del presidente del Consiglio a 13.601 euro lordi e quelli degli assessori a 11.822 euro lordi. Altri nove consiglieri (vicepresidenti e segretari del Consiglio, presidenti di commissione) percepiscono a loro volta indennità di funzione per la loro carica. Vi è poi il contributo mensile ai gruppi consiliari, pari a 437 euro per ogni consigliere facente parte di un gruppo, che è stato oggetto negli ultimi anni di indagini giudiziarie e pesanti provvedimenti a carico di alcuni consiglieri».

Per il gruppo di Impegno Civico questo è «uno stillicidio di denaro pubblico, non giustificato soprattutto per chi non ricopre incarichi di grande responsabilità, intollerabile in un momento in cui i comuni cittadini sono chiamati ad affrontare una quotidianità fatta di grandi sacrifici economici».

 

C.R.

 

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