Regione, via libera in Commissione al Defr nonostante gli "elementi di criticità"

Regione, via libera in Commissione al Defr nonostante gli "elementi di criticità"

 

Parere favorevole a maggioranza. No di Alpe e M5s che lanciano avvertimento per un altro "probabile licenziamento di massa"

AOSTA. Via libera della Commissione Affari generali del Consiglio regionale al Defr, il Documento di economia e finanzia regionale approvato dal governo valdostano che serve da strumento per definire gli obiettivi del triennio 2017-2019 e per tracciare le linee guida del bilancio di previsione.

La Commissione ha dato il parere favorevole al documento a maggioranza, ma quest'ultima ha comunque "fatto rilevare elementi di criticità derivanti dal fatto che questo strumento viene proposto per la prima volta", come riferisce in una nota il presidente della Commissione Leonardo La Torre (Uv). "Innanzitutto - dice La Torre - la sua presentazione tardiva non ha consentito un confronto politico nel dettaglio; inoltre, alcune tematiche non sono state sufficientemente approfondite, in particolare la questione dell'inquadramento del personale oggi assunto dalla Regione con contratti privatistici a tempo indeterminato così come sono emerse alcune riflessioni sui trasporti e sulla ferrovia, anche alla luce della proposta di legge di iniziativa popolare sullo stesso tema e attualmente all'esame delle Commissioni consiliari".

I rappresentanti in Commissione di Alpe e 5 stelle hanno votato contro il Defr ritenendolo "un documento inconcludente, privo di visioni prospettiche, che non dà risposte alla grande crisi del Casinò de la Vallée e alle zone d'ombra delle società partecipate, così come continua a non considerare i trasporti un'emergenza collettiva".

Sul futuro di 177 dipendenti assunti dalla Regione a tempo indeterminato con contratti privatistici per i quali è tramontata la prospettiva di inquadramento nella Salvaprecari a favore di una nuova agenzia pubblica, Alpe e M5s aggiungono: "abbiamo assistito allo stesso film già visto nel 2011 quando fu attivato un licenziamento di massa senza che ci fosse nessun tipo di obbligo legislativo, lasciando oltre 500 lavoratori forestali a casa e senza tutele. Abbiamo dato la possibilità alla maggioranza di stralciare almeno l'intero punto 4, che riguarda la transizione dei lavoratori nella Salvaprecari o in un Ente/Agenzia, presentando un emendamento che è stato però respinto. È la prima volta - concludono - che si mette in discussione del personale regionale assunto a tempo indeterminato: per noi è un fatto gravissimo che pone seri interrogativi per il futuro. La responsabilità di queste scelte è tutta politica e grava sull'attuale maggioranza UV, UVP, SA e PD-SVdA".

 

Elena Giovinazzo

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