Casinò, l'assessore Perron rinuncia alle deleghe

Casinò, l'assessore Perron rinuncia alle deleghe

 

Bocciata in Consiglio Valle una risoluzione che ne chiedeva le dimissioni

AOSTA. L'assessore regionale al Bilancio Ego Perron non si occuperà più del Casinò. Lui stesso ha rimesso le deleghe nelle mani del presidente della Regione Rollandin dando l'annuncio nel momento in cui il consiglio regionale discuteva una risoluzione della minoranza che lo invitava alle dimissioni.

«Ho sempre cercato di affrontare il dossier della casa da gioco con linearità e con senso di responsabilità» si è difeso in aula. «Guardando al contenuto della risoluzione dove mi si chiede di fare un passo indietro - ha anche aggiunto -, vorrei dire che sulle recenti nomine effettuate all'interno della Casa da gioco, ho preso atto della necessità espressa dall'Amministratore unico di procedere alle nomine per garantire la funzionalità dell'azienda e, nell'autonomia che deve avere una società controllata, ho creduto che fosse nel suo dovere di farlo. Durante la discussione sulla Finanziaria regionale 2017-2019 - ha ricordato l'assessore - abbiamo approvato un ordine del giorno che ha dato mandato alla seconda Commissione di approfondire il tema del Casinò: una discussione che riteniamo importante e utile ai fini della conoscenza globale che il Consiglio deve avere su questa tematica. Ora, il percorso di approfondimento della Commissione dovrà portare a fare delle scelte di prospettiva».

Perron ha fatto riferimento anche alla verifica di maggioranza chiesta più volte a gran voce da Uvp, Pnv e Stella Alpina spiegando che la restituzione delle deleghe dovrà servire a «verificare quali decisioni assumere per garantire delle scelte che possano essere portate avanti con tutto l'equilibrio possibile».

La risoluzione per le dimissioni è stata respinta con 7 voti a favore, ma la maggioranza non ha votato compatta: il Pd ha votato "no" così come l'Uv, ad eccezione di La Torre che si è astenuto, e gli esponenti di Stella Alpina Baccega e Lanièce. Hanno scelto l'astensione anche l'Uvp, Pnv e i consiglieri di Stella Alpina Viérin, Borrello e Marquis.

Dalla minoranza sono piovute critiche. «Dopo due anni di gestione, la sfida dell'assessore Perron è stata ancora più negativa rispetto ai suoi predecessori - ha affermato il capogruppo di Alpe Albert Chatrian -. La Casinò de la Vallée ha continuato a perdere quote di mercato e l'anno più disastroso è stato il 2016: i dirigenti incaricati hanno tagliato delle spese ma non c'è stata nessuna inversione di tendenza nell'acquisizione di nuove quote di mercato. Si è generato un caos interno all'azienda, con tagli per pochi e promozioni per tanti. Oggi l'assessore rimette le deleghe al presidente, ma questo non è sufficiente perché il tracollo è totale».

Per Elso Gerandin del gruppo Misto ««tutta la responsabilità non ricade soltanto sull'assessore Perron. La sua grande colpa è stata quella di essersi prestato a questo tipo di politica, mistificando la realtà e coprendo la situazione drammatica della Casa da gioco. Anche in merito alle recenti nomine manageriali, avrebbe dovuto imporsi per il rispetto di quest'Aula. Questa società non è in crisi, è in una situazione talmente disastrosa da non poter essere definita, ma come si è potuto arrivare a tanto mascherando la realtà? La politica - ha aggiunto - ha considerato il Casinò come una fucina di voti. Altre questioni sono inaccettabili, come la liquidazione concessa all'ex direttore Scordato».

Il capogruppo dell'Uvp Luigi Bertschy ha parlato di «un primo segnale di cambiamento e di atteggiamento responsabile nei confronti della situazione che si è venuta a creare». Secondo Bertschy la rinuncia alle deleghe non è «semplicemente un cambio di deleghe, bensì di un modo di lavorare completamente diverso, di guardare al futuro con un percorso trasparente.»

Per il PD-Svda è intervenuto il capogruppo Jean-Pierre Guichardaz: «Un'operazione verità è necessaria e urgente: come gruppo PD-SVdA ci assumiamo la responsabilità delle decisioni politiche che il percorso comporterà. È un bene che ci sia stato un cambio di metodo che va in una direzione diversa rispetto al passato: questo percorso di condivisione e di approfondimento dovrebbe essere allargato a tutti i temi importanti della nostra regione. Accettiamo il passo indietro dell'Assessore Perron sulla delega e lo consideriamo come un atto di coraggio politico».

 

redazione

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