Cva, bagarre in Consiglio regionale sulla questione trasparenza

Cva, bagarre in Consiglio regionale sulla questione trasparenza

 

Critiche al direttore della società per una audizione in Commissione: "non era invitato, ha preteso di essere presente"

AOSTA. Inizio concitato di lavori questa mattina per il consiglio regionale della Valle d'Aosta. Al centro delle critiche, giunte egualmente dai consiglieri di maggioranza e di minoranza, c'era il direttore generale di Cva, Paolo Giachino, e il suo comportamento in occasione della riunione di ieri della 2a e della 4a commissione consiliare sulla trasparenza dei procedimenti di aggiudicazione della fornitura di materiali di ricambio per le centrali della società.

Le commissioni avevano in programma l'audizione di alcuni tecnici della Compagnia valdostana delle acque. «Il direttore generale della Cva, che non era stato invitato, ha preteso di essere presente all'audizione dei dipendenti della società», ha spiegato Roberto Cognetta (M5s), membro della 2a commissione. «Abbiamo dovuto sottostare a un diktat di un nominato: è stata una presa in giro» ha accusato il consigliere regionale.

In aula sono seguiti numerosi interventi. Alessandro Nogara (Uvp), componente della 4a commissione, ha riferito che i presenti all'audizione sono «rimasti sbalorditi dal comportamento del direttore della Cva» mentre Claudio Restano (Pnv) ha sottolineato il fatto che «le società pubbliche dipendono da noi e hanno il dovere di rispondere alle nostre richieste». Lo stesso concetto è stato ripreso anche da altri consiglieri.

Dai presidenti delle due commissione, Leonardo La Torre e Giuseppe Isabellon (entrambi Uv), è giunta la richiesta di un incontro per chiarire i poteri delle Commissioni e dei commissari. Richiesta che il presidente dell'assemblea Andrea Rosset ha accolto.

 

M.C.

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