Donzel dopo la condanna: convinti della nostra correttezza, non sento di dovermi dimettere

 

In conferenza stampa dopo la condanna in Appello a Torino l'assessore preannuncia ricorso: «sentenza con strafalcioni» - VIDEO

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AOSTA. «Rimaniamo profondamente convinti della correttezza del nostro operato e porteremo avanti la nostra battaglia in modo sereno, non urlato, per difendere la nostra verità su questa difficile vicenda». Così l'assessore regionale Raimondo Donzel, uno dei quindici condannati dalla Corte d'Appello di Torino nell'ambito del processo sulle spese dei gruppi consiliari, in una conferenza stampa convocata oggi pomeriggio nella sede del Partito Democratico ad Aosta insieme alla consigliera regionale Carmela Fontana.

«Non contestiamo l'operato delle due procure e dei tribunali, da subito abbiamo collaborato e in alcuni casi siamo andati anche oltre le richieste della legge. Abbiamo consegnato tutta la documentazione e risposto a tutte le domande» ha spiegato definendo però le accuse di peculato «surreali» perché «dei 232.000 euro contestati, non 1 è andato nelle tasche dei consiglieri». Il Partito Democratico della Valle d'Aosta comunque «esce a testa alta da questa vicenda» ha aggiunto riferendosi ai funzionari del PD che sono stati assolti anche nel secondo grado di giudizio.

Per la consigliera Fontana la sentenza di secondo grado, che ha ribaltato quella del tribunale di Aosta, ha comunque lasciato «sconcertati».

L'assessore ha annunciato che si sta valutando il ricorso in Cassazione. «Siamo stati assolti dal 99% delle accuse», cioè per 296 delle 300 situazioni contestate, ed ora «leggeremo la sentenza per capire se ci sono fondamenti» per andare al terzo grado di giudizio. Secondo Donzel tuttavia, che ha citato informazioni date dai legali, «sembrano emergere già da subito elementi per il ricorso» perché nella sentenza sono presenti degli «strafalcioni», come l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, e degli «errori di copia e incolla».

«Non mi sento di dover dare le dimissioni avendo, credo, lavorato bene e continuando a lavorare seriamente» ha infine affermato rispondendo alle domande dei giornalisti su un suo eventuale suo passo indietro dall'incarico di assessore. Donzel ha anche spiegato che comunque «vista la delicata situazione il presidente della Regione, la maggioranza regionale, il partito potrebbero chiederlo. Io di certo non faccio resistenza alcuna».

 

Marco Camilli

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