Certan: "serve massima trasparenza per cittadini". Rollandin: "nessuna vicenda da chiarire"
AOSTA. Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha respinto la richiesta di dimissioni dall'associazione Forte di Bard di Gabriele Accornero, il cui nome è emerso nelle carte dell'inchiesta che ha portato all'arresto dell'ex procuratore capo di Aosta Pasquale Longarini e del titolare del Caseificio Valdostano.
«Il Caseificio Valdostano - ha ricordato Chantal Certan (Alpe) illustrando il testo della mozione per le dimissioni - è stato uno dei maggiori fornitori del 4K. La manifestazione, sostenuta finanziariamente dalla Regione, è organizzata dall'Associazione Forte di Bard nel cui Consiglio di Amministrazione c'è proprio Gabriele Accornero in qualità di consigliere delegato da Finaosta. Per garantire la massima trasparenza nei confronti dei cittadini e per dare massima libertà ad un dirigente di chiarezza, è opportuno non continuare a ricoprire incarichi di vertice».
La mozione ha incassato i voti a favore dei proponenti (Alpe e Misto) e del M5s, il "no" di Uv, PD-Svda e di Baccega e Lanièce di Stella alpina e le astensioni di Uvp, Pnv e di Borrello, Marquis e Viérin di Sa.
«Questa mozione non può che essere rifiutata. La persona in questione è informata dei fatti e non indagata. Pertanto, non c'è alcuna vicenda processuale da chiarire», ha affermato il presidente della Regione Rollandin. «Analogamente - ha proseguito Rollandin -, il fatto che il Caseificio valdostano risulti tra i fornitori del 4K non consente di formulare alcuna accusa».
Per Certan tuttavia «la trasparenza e il rispetto dei cittadini restano imprescindibili: dovrebbe essere obbligatorio fare un passo indietro».
E.G.
