La Valle d'Aosta al top per numero di dipendenti pubblici

La Valle d'Aosta al top per numero di dipendenti pubblici

 

Ricerca ImpresaLavoro: il 21% degli occupati è retribuito con soldi pubblici

AOSTA. La Valle d'Aosta si conferma al top delle regioni italiane per il numero di dipendenti pubblici sul totale degli occupati. Nella nostra Vallée infatti oltre 1 occupato su 5 è retribuito con soldi pubblici: il 21,01 per cento del totale, dato inferiore solo a quella della Calabria (22,03%). La Valle d'Aosta è però la prima in assoluto per il rapporto tra dipendenti pubblici e popolazione residente: 11.519 dipendenti pari al 9,05% dei residenti inclusi anziani e bambini. I dati sono contenuti in una classifica elaborata da ImpresaLavoro su dati Istat e della Ragioneria Generale dello Stato.

In tutta Italia, in rapporto alla popolazione residente i 3 milioni e 142mila dipendenti pubblici sono inferiori a quelli delle altri grandi economie europee ma la loro distribuzione sul territorio nazionale non è affatto omogenea, nemmeno rispetto al numero degli occupati. A fronte di una media italiana del 5,18%, sono le Regioni a Statuto speciale quelle con la maggior concentrazione di dipendenti pubblici rispetto alla popolazione residente.

Dopo la Valle d’Aosta, che come detto è prima in classifica, ci sono Trentino Alto Adige (78.344 dipendenti, pari al 7,40% dei residenti), Friuli Venezia Giulia (82.380, pari al 6,75% dei residenti) e Sardegna (109.036 dipendenti, pari al 6,58% dei residenti). Segue il Lazio, che sconta l’elevato numero di sedi istituzionali presenti a Roma (380.284 dipendenti pari al 6,46% dei residenti). In fondo a questa particolare classifica si collocano invece regioni più popolate ed economicamente più sviluppate come la Lombardia (4,02%) e il Veneto (4,51%). Al di sotto della media nazionale troviamo anche Campania (4,82%), Piemonte (4,86%), Emilia Romagna (5%), Puglia (5%) e Marche (5,17%).

Prendendo in considerazione il numero di dipendenti pubblici in rapporto agli occupati, al primo posto troviamo la Calabria, con il 22,03% (più di 1 su 4). Subito dietro c'è la Valle d'Aosta e poi le regioni del Mezzogiorno, con un'incidenza dell’impiego pubblico di gran lunga superiore alla media nazionale (13,99%): Sicilia (19,95%), Sardegna (19,30%), Molise (18,06%), Campania (17,89%), Basilicata (17,87%) e Puglia (17,42%) seguite a distanza ravvicinata dal Friuli Venezia Giulia (16,62%) che registra uno dei valori più alti di tutto il Centro-Nord. In coda alla classifica troviamo invece Lombardia (9,44%), Veneto (10,80%), Emilia-Romagna (11,59%) e Piemonte (11,90%).

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, in rapporto al numero dei residenti solo la Valle d’Aosta ha una percentuale di dipendenti pubblici (9,05%) superiore a quella di Francia (8,50%) e Regno Unito (7,90%). Mentre la media italiana (5,18%) risulta più bassa di quella di Spagna (6,40%) e Germania (5,70%), con 11 Regioni italiane che vantano un tasso di presenza dei dipendenti pubblici inferiore alla media tedesca. Le cose cambiano, ma solo marginalmente, quando ImpresaLavoro prende in esame il numero di dipendenti pubblici in rapporto al numero degli occupati. In questo caso, solo le percentuali di Calabria e Valle d’Aosta sono superiori a quella della Francia (20%). La percentuale di dipendenti pubblici in Italia (13,99%) è invece inferiore a quella di Regno Unito (17%) e Spagna (16%), superando solamente il dato della Germania (11%).

 

Clara Rossi

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