Rollandin sfiduciato dal Consiglio Valle: Marquis nuovo presidente della Giunta

Rollandin sfiduciato dal Consiglio Valle: Marquis nuovo presidente della Giunta

Diciotto i voti a favore, uno contrario e un astenuto - diretta streaming

AOSTA. Con 18 voti a favore, un contrario (il neo consigliere Cout) e uno astenuto (il neo consigliere Norbiato), il Consiglio regionale della Valle d'Aosta alle 17.50 circa ha approvato la mozione di sfiducia al presidente della Regione Augusto Rollandin. Contestualmente l'assemblea - per metà vuota vista l'assenza dei consiglieri di Uv, Pd e Epav - ha dato il via libera alla nuova Giunta Pierluigi Marquis, che diventa così il nuovo presidente della giunta regionale della Valle d'Aosta.

«Abbiamo un compito preciso e delimitato nel tempo: ridare le condizioni minime di stabiltà all'economia valdostana ed alla società e restituire la parola agli elettori in condizioni di serenità». Ha dichiarato Marquis all'inizio del dibattito, presentando il "suo" governo e le priorità di quest'ultimo.

Le dimissioni presentate nei giorni scorsi dalla quasi totalità degli assessori della giunta Rollandin hanno creato «una crisi di grave stallo - ha dichiarato Marquis -. Una situazione insostenibile con la situazione che abbiamo, con l'impoverimento delle famiglie, le imprese in difficoltà, la disoccupazione al 9% e quella giovanile quasi al 30%. Una crisi che produce protesta e rassegnazione. Lo stallo non era ammissibile».

Marquis ha lasciato aperte le porte a tutte le forze politiche e delineato «sette aree di intervento urgente» per il suo esecutivo: «lavoro, società partecipate, scuola e cultura, applicazione della legge sui trasporti, ambiente e welfare. Dobbiamo mettere mano agli intoppi che bloccano la macchina regionale. Tutti interventi straordinari, rapidi ed indispensabili, per i quali ci mettiamo al servizio nel tempo necessario e nelle condizioni che saranno decisi in questa assemblea».

Nel suo discorso Marquis ha presentato un quadro cupo della situazione valdostana. «Stiamo vivendo una crisi gravissima, con crisi di legittimità e forti contrasti sociali - ha detto -. Il dialogo con le parti sociali è saltato, il funzionamento della macchina pubblica rischia di arenarsi. Abbiamo dovuto prendere atto della difficoltà della situazione. E' stato proposto un tavolo per aggiornare il programma di maggioranza ed è stato posto il problema del metodo. Il tavolo di verifica era necessario, collettivo, ma alcuni non si sono presentati all'appuntamento e l'essersi sottratti al confronto ha indebolito e stremato il governo regionale». Il cambio di giunta porterà anche ad un «cambio di metodo a lungo atteso e liberatorio».

«La nostra è una proposta di intervento sulle urgenze; un cambiamento ed un'assunzione collettiva di responsabilità - ha aggiunto -. Le resistenze sono naturali, credo però che il tono istituzionale debba essere sempre preservato. Non si può giocare con le regole dell'autonomia rallentando il consiglio non partecipandovi: è sbagliato sotto il profilo istituzionale e grave politicamente. Mi auguro - ha ancora detto Marquis - che il buonsenso guidi al più presto la vita politica valdostana, che torni la serietà e si abbassino i toni».

La Giunta Marquis prevede sette assessori: Claudio Restano (Pnv) al turismo, sport, commercio e trasporti; Fabrizio Roscio (Alpe) alle attività produttive, energia, politiche del lavoro e ambiente; Albert Chatrian (Alpe) al bilancio, finanze, patrimonio e società partecipate; Chantal Certan (Alpe) all'istruzione e cultura; Luigi Bertschy (Uvp) alla sanità, salute e politiche sociali; Stefano Borrello (Sa) alle opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica; Laurent Viérin (Uvp) all'agricoltura e risorse naturali ed alla vice presidenza.

 

Marco Camilli

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