Decreto Madia, accordo su maggiore flessibilità per i Casinò in crisi

Decreto Madia, accordo su maggiore flessibilità per i Casinò in crisi

 

Il presidente della Regione Marquis: "chiesto tavolo bilaterale con Stato per evitare incompatibilità con la normativa"

AOSTA. Posticipare di un anno le limitazioni agli interventi a sostegno delle società partecipate in crisi previste dal decreto Madia: è questa la richiesta a favore dei Casinò italiani che il presidente della Regione, Pierluigi Marquis, ha presentato in accordo con la Conferenza unificata Stato - Regioni e il governo.

"La proposta", si legge in una nota della presidenza della Regione, "è stata accolta".

Il decreto Madia impedisce all'amministrazione di procedere con aumenti di capitale, trasferimenti straordinari, aperture di credito o rilascio di garanzie per le società partecipate "che abbiano registrato, per tre esercizi consecutivi, perdite di esercizio ovvero che abbiano utilizzato riserve disponibili per il ripianamento di perdite anche infrannuali". L'intenzione è quella di rinviare di 12 mesi l'applicazione di queste disposizione ed inoltre di escludere le case da gioco "dall'applicazione periodica di piani di razionalizzazione alle condizioni indicate dalla lettera e) c.2 dell'art. 20", come spiega ancora la nota dell'Amministrazione regionale. Le modifiche concordate in Conferenza unificata seguiranno ora l'iter di approvazione finale del decreto correttivo.

Per il presidente della Regione "la situazione delle Case da gioco italiane richiede un approccio specifico per il loro risanamento per le mutate condizioni del mercato e per la rilevanza dei programmi di rilancio. Per questa ragione ho fatto esplicita richiesta di un tavolo politico bilaterale con lo Stato, che consenta di verificare che durante le prossime fasi non intervengano incompatibilità con la normativa. Nel nostro approccio sulla crisi del Casinò - conclude Marquis -, resta fermo quindi il rispetto della legittimità degli atti, una visione orientata a uno stabile rilancio e riassetto dei conti, e a un superamento della crisi, con trasparenza dinanzi a tutti i valdostani, anche di quelli che attraversano difficoltà economiche e occupazionali".

 

Marco Camilli

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