Uv, Pd e Epav ne rivendicano la paternità. Marquis: la loro proposta era già stata rigettata
AOSTA. Botta e risposta a distanza tra Uv, Pd-Svda ed Epav ed il presidente della Regione Pierluigi Marquis sulla proposta di introdurre una maggiore flesibilità delle disposizioni del decreto Madia a favore dei casinò in crisi.
A seguito del comunicato stampa diffuso ieri dalla presidenza della Regione sull'ok alla proposta presentata da Marquis in Conferenza Stato - Regioni, i gruppi consiliari dell'ex maggioranza ribattono con una nota rivendicando la paternità della proposta. "Su tale delicata materia - scrivono -, la Valle d'Aosta era già intervenuta, anzitutto tramite l'allora presidente della Regione, Augusto Rollandin, in occasione della riunione della Conferenza Stato-Regioni tenutasi il 9 marzo scorso. In tale occasione era stato proposto un emendamento, recepito dalla Conferenza e dato quale indirizzo, volto ad escludere i quattro Casinò italiani dalla riforma in predisposizione". Anche il senatore Lanièce era intervenuto, ricordano i tre gruppi consiliari, "per sostenere l'emendamento 
proposto, ottenendo il recepimento delle istanze valdostane sulla questione, da parte del Governo" in un incontro che si è svolto il 15 marzo con il sottosegretario Rughetti.
Marquis è un "utilizzatore finale" della proposta dai tre gruppi consiliari, si legge ancora nella nota. "Molto più apprezzato sarebbe stato, da parte sua, dare atto del lavoro sostanzialmente già completato, anziché cercare di impossessarsene e rivenderlo come un successo personale" accusano Uv, Pd-Svda ed Epav.
La risposta del presidente della Regione è arrivata nel corso della conferenza stampa di giunta di questa mattina. «Ho ricevuto una telefonata da parte del sottosegretario che ha detto che quell'emendamento non era accettabile. Ieri la proposta non era sul tavolo della Conferenza perché era già stato rigettato», ha spiegato Marquis.
M.C.
