Casinò, avvocato milanese Giulio di Matteo è il nuovo amministratore unico

 

Nel primo pomeriggio il passaggio di consegne, poi l'incontro con i sindacati. Marquis: "l'uomo giusto al momento giusto"

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SAINT-VINCENT. Giulio Di Matteo, avvocato di Milano, è il nuovo amministratore unico della casa da gioco di Saint-Vincent. Nessun triumvirato dunque, smentite le voci che circolavano da ieri pomeriggio, bensì «l'uomo giusto al posto giusto» come lo ha definito il presidente della Regione Pierluigi Marquis presentandolo in occasione della conferenza stampa dell'esecutivo a Palazzo regionale.

Di Matteo, già presidente della casa da gioco di Campione d'Italia dal 2012 al 2014, è stato scelto dal governo «dopo aver vagliato diverse professionalità e competenze» ed avrà «mani libere e totale autonomia» hanno spiegato Marquis e l'assessore al Bilancio Albert Chatrian per rimarcare il fatto che il suo operato non sarà condizionato dalla politica («non ci saranno più fischi quotidiani nelle orecchie dell'amministratore»).

La nomina è «un punto di partenza per il riassetto. Servono competenze e approcci nuovi» ha detto Marquis. «Va ridisegnata l'organizzazione della società e riferiremo ai valdostani tutto ciò che succede e tutta la polvere sotto il tappeto che troveremo» ha aggiunto Chatrian.

Il passaggio di consegne con l'attuale amministratore unico (dimissionario) Lorenzo Sommo è prevista alle 14.45 e un'ora e mezza dopo l'avvocato milanese incontrerà le organizzazioni sindacali. Quattro gli indirizzi fornitegli dalla proprietà: «evitare il rientro degli esodati, superare la procedura di licenziamento collettivo, rimettere i conti in sicurezza» e riportare il Consiglio Valle al centro delle scelte da compiere. Tutto andrà messo nero su bianco con un piano di ristrutturazione aziendale che dovrà essere presentato entro il 10 maggio.

«Ho accettato questo incarico, questa sfida, con grande attaccamento alle istituzioni» ha detto Di Matteo annunciando un «drastico cambio di passo e discontinuità» rispetto a passato. «Rispetteremo il termine, anche se stretto, del 10 maggio. Dovremo fare i salti mortali».

Alla domanda sulla possibilità di migliorare e integrare il Casinò e i servizi offerti da Saint-Vincent e dal territorio circostante, in questo momento troppo poco "vivo", Di Matteo ha fatto un parallelo con la situazione della casa da gioco di Campione spiegando che «il contesto non conta nell'attrattività del Casinò». Invece uno dei vantaggi di Saint-Vincent, ha rimarcato, è la presenza della struttura alberghiera annessa alle sale da gioco.

Presente in conferenza stampa c'era anche il sindaco di Saint-Vincent che ha dato «totale disponibilità del territorio per la ricostruzione del Casinò. La situazione è drammatica e Saint-Vincent vuole essere parte in causa» nel processo in atto.

Al di là degli annunci, a far da sfondo alla conferenza stampa a Palazzo regionale c'era la consapevolezza della complessità della situazione. Ben prima del termine del 10 maggio si dovrà affrontare la questione dei licenziamenti collettivi e anche il rientro dei 41 "esodati" richiede una risposta rapida. Il Casinò tuttavia rimane a secco di liquidità e gli istituti bancari hanno chiuso i rubinetti. La speranza del governo regionale è che la nomina di un nuovo amministratore unico da parte di una nuova amministrazione regionale sia vista come quell'annunciato «cambio di passo» che potrebbe aprire la strada a soluzioni fino ad oggi non percorribili.

 

Marco Camilli

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