Le conclusioni della Commissione d'inchiesta all'esame del Consiglio regionale del 4 e 5 aprile
AOSTA. Terminate tutte le audizioni, la Commissione d'inchiesta consiliare sull'acquisto di turbine cinesi da parte della Compagnia Valdostana delle Acque ha approvato oggi la relazione conclusiva che riepiloga il lavoro svolto negli ultimi due mesi. Il documento potrebbe essere esaminato già la prossima settimana dal Consiglio Valle.
«Sono emerse diverse situazioni di criticità, dovute essenzialmente a scelte che sono apparse per molti versi incomprensibili - riferisce il presidente Alessandro Nogara -: innanzitutto quella di un mediatore con il mercato cinese come Water Gen Power, totalmente inesperto del settore; poi la mancanza di un numero adeguato di prove certificate di rendimento che sarebbero servite ad avvalorare diffusamente la validità e la convenienza della scelta operata». Il presidente della Commissione cita anche le «difformità delle tecniche costruttive utilizzate rispetto a quanto previsto dai contratti, che ora stanno pregiudicando il buon funzionamento di alcune centrali, determinando anche una perdita economica a causa della necessità di frequenti interventi di manutenzione, se non addirittura di sostituzioni vere e proprie».
Nogara sottolinea infine la «complessità del compito affrontato dai Commissari per ricomporre il quadro delle operazioni effettuate nella triangolazione CVA, WGP (Water Gen Power) e CWTW (Chongquing Water Turbine Works)» che «per essere valutata compiutamente richiederebbe competenze specifiche in materia tecnica, economica, giuridica, doganale e fiscale che esulano dal ruolo dei Commissari».
E.G.