"Vaccini come sperimentazioni naziste": è bufera sull'assessore Certan

"Vaccini come sperimentazioni naziste": è bufera sull'assessore Certan

 

Su Facebook le frasi (poi cancellate) spingono l'opposizione a chiedere le immediate dimissioni

AOSTA. E' un vero e proprio terremoto quello che si è formato attorno alle dichiarazioni su Facebook dell'assessore regionale all'istruzione e cultura Chantal Certan sull'obbligo vaccinazioni per i bambini che vanno a scuola. Frasi shock che hanno subito spinto l'opposizione a chiederne le immediate dimissioni.

L'assessore non ha mai nascosto la sua personale contrarietà ai vaccini e ieri, sulle pagine virtuali del suo profilo, ha ribadito il pensiero usando però frasi decisamente forti, assimilando i vaccini alle sperimentazioni "di stampo nazista" compiute sugli esseri umani nel Ventennio e quindi lo Stato italiano alla Germania di Hitler. Parole poi rimosse dalla rete, ma che hanno fatto gridare allo scandalo.

Il Partito Democratico e l'Union Valdôtaine sono stati i primi a chiedere all'assessore Certan di dimettersi. La sua dichiarazione, accusa il PD via Facebook, "offende l’intera comunità scientifica, compattamente schierata in favore di questa misura", inoltre "resta il fatto che nelle sue vesti di pubblico ufficiale Chantal Certan ingiuria volgarmente e pesantemente lo Stato italiano e viene meno ai più elementari doveri connessi al proprio ruolo istituzionale e prima ancora suggeriti dal buon gusto". Continua il PD: "Parole come questa offendono prima di tutto la comunità che è costretta ad ascoltarle: è opportuno per questo che l'assessore rassegni immediatamente le sue dimissioni".

Da parte dell'UV, la Commissione Santé auspica "una sollecita, netta e ferma presa di distanza da parte degli altri membri dell'attuale maggioranza" dalle dichiarazioni dell'assessore Certan che "come già puntualmente dimostrato dagli articoli della stampa nazionale, ledono profondamente l'immagine e la reputazione della nostra Regione".

 

E.G.

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