Nomine Sitrasb, Bertin: "criteri seguono logiche di fedeltà al sistema"

 

Il consigliere sul neo presidente Vittone: "007 divenuto habitué delle nomine regionali"

AOSTA. I criteri di scelta dei rappresentanti regionali nella Sitrasb, la Società italiana traforo Gran San Bernardo, sono "poco chiari e sembrano non tener conto delle competenze e dell'esperienza specifica, ma seguire logiche legate alla politica, alla fedeltà al sistema o altre ancora". Lo afferma in una nota il consigliere regionale Alberto Bertin, del gruppo Alpe.

Il neo presidente Omar Vittone, in particolare, è "diventato oramai, a quanto pare, uomo di fiducia e habitué delle nomine regionali", si legge nella nota. "Sfuggono i meriti e le competenze specifiche acquisite dal dottor Vittone - continua il consigliere regionale -, esperto di questioni militari e di intelligence, appartenente all'associazione stay-behind, organizzazione che raccoglie gli ex aderenti di “Gladio”, per meritare questa promozione sul campo tra i boiardi regionali". Ancora Bertin: "la nomina dello 007 in questione, che risultava essere già nel 2012 in quiescenza, sembra contraddire la normativa recentemente approvata dal Consiglio regionale in materia di incarichi che, come la legge statale di riferimento 135 del 2012, impedisce la nomina di pensionati o “baby pensionati”, come nel caso specifico, nelle società della Regione".

"È venuto il momento di cambiare e rendere queste nomine più trasparenti", conclude il consigliere dell'Alpe.

 

C.R.

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