Aosta, al via la VIII Scuola per la democrazia

 

La manifestazione si concluderà il 9 ottobre con l'intervento del ministro Alfano - diretta streaming

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AOSTA. Si sono aperti oggi pomeriggio a Palazzo regionale i lavori dell'ottava edizione della Scuola per la Democrazia, il corso di alta formazione politica che fino a domenica riunisce 76 giovani amministratori locali al di sotto dei 35 anni, provenienti da ogni regione d'Italia.

L'evento quest'anno è incentrato sulla responsabilità politica e giuridica nel governo locale e proprio su questo il presidente del Consiglio Valle si è soffermato nel suo intervento a inizio lavori: il contesto in cui stiamo vivendo, ha detto Andrea Rosset, rende sempre più difficoltoso l'impegno politico-amministrativo: l'incertezza del quadro finanziario, la prolissità delle norme, l'indeterminatezza delle responsabilità fanno sì che atti ordinari, come l'approvazione di un bilancio o l'aggiudicazione di un servizio, diventino imprese eroiche. Con il rischio peraltro di rendere sterili e rigide le risposte che siamo chiamati a dare alla comunità.

In questa edizione della Scuola è stato coinvolto anche il Consiglio permanente degli enti locali della Valle d'Aosta, con l'intervento del suo vicepresidente Giulio Grosjacques, per il quale fare amministrazione con una chiara visione politica significa rendere onore al proprio mandato, declinando opportunamente il proprio progetto di futuro che è stato premiato dagli elettori e calandolo nel presente, con un occhio ad un limite temporale di lungo respiro. Il vicepresidente del Cpel ha poi aggiunto: fare amministrazione non significa scendere in piazza a protestare, ma lavorare in un’ottica collegiale per produrre risultati; la cultura della decisione, ha concluso, in cui crediamo molto, ci porta a scegliere, perseguire e realizzare concretamente gli obiettivi individuati negli ambiti funzionali e di servizio locale.

Il Presidente della Regione ha ripercorso la storia della creazione del sistema delle autonomie, che vede nella Regione e nei Comuni due livelli entrambi necessari e che concorrono al governo della regione, con eguale dignità. Abbiamo privilegiato la sussidiarietà e il supporto alla sostituzione, ha detto Rollandin: abbiamo deciso di fornire al Comune gli strumenti per amministrarsi, anziché surrogarlo nelle sue competenze. Per il Presidente della Regione, si tratta di un quadro costruito in attuazione della nostra potestà legislativa primaria in materia di enti locali e relative circoscrizioni, che ha portato a disposizioni normative specifiche: in ambito elettorale, di finanza locale, di assetto territoriale e di urbanistica, culturale. Oggi abbiamo scelto la gestione associata di alcuni servizi per il tramite del livello sovracomunale denominato Unités des Communes, con l’obiettivo di garantire una gestione più efficiente, ma senza penalizzare l’autonomia comunale.
I lavori proseguiranno con incontri e seminari nel corso dei quali saranno approfonditi argomenti specifici quali la prevenzione della corruzione, la riforma della pubblica Amministrazione e degli enti locali, le responsabilità penali nell'esercizio delle funzioni di governo locale, le responsabilità finanziarie, contabili e amministrative.

Anche a questa ottava edizione saranno presenti relatori di spicco, in particolare il Ministro dell'interno, Angelino Alfano, che concluderà l'ottava Scuola domenica 9 ottobre, alle ore 11, con un dialogo con i partecipanti nella Sala Maria Ida Viglino.

 

redazione

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