Il Tar di Aosta annulla la nomina del direttore generale dell'Usl Igor Rubbo

«Eccesso di potere e violazione dei principi di trasparenza e imparzialità». Bertschy: noi corretti ma rispetteremo sentenza

rubbo-igorAOSTA. Il Tar della Valle d'Aosta ha annullato la nomina di Igor Rubbo quale direttore generale dell'Azienda Usl valdostana, avvenuta lo scorso anno, perché gli atti relativi sono «affetti dai vizi di eccesso di potere e violazione di legge per difetto di motivazione e di violazione dei principi di trasparenza e imparzialità».

I giudici amministrativi hanno in parte accolto il ricorso presentato da uno dei candidati direttori generali, Gianluca Peschi, per l'annullamento dei provvedimenti di designazione e nomina e per un risarcimento danni (che è stato negato).

Il Tar ha accolto la tesi dell'incompatibilità di Rubbo per aver avuto un ruolo di consulente dell'assessorato regionale alla sanità nella scelta del soggetto da nominare a direttore generale. Queste funzioni ausiliarie, si legge nella sentenza, «vanno ad inficiare la legittimità del provvedimento con cui lo stesso sig. Rubbo è stato successivamente individuato quale direttore generale dell'Azienda USL». Più in dettaglio «la presenza, ai colloqui degli aspiranti direttori generali con l'assessore alla sanità e ad una seduta in cui veniva discussa la possibilità di un'audizione dei candidati, di un soggetto che mirava ad ottenere il medesimo incarico, si pone, invero - e a prescindere dalla concreta incidenza che possa avere avuto sulla scelta finale della Giunta Regionale - in palese contrasto con i principi di trasparenza e imparzialità che governano l'agire della pubblica amministrazione, anche nell'adozione di atti discrezionali di alta amministrazione».

Secondo il Tar inoltre «l'ampia discrezionalità di una nomina fiduciaria non implica, invero, che l'azione amministrativa possa ritenersi svincolata dal rispetto dei principi di imparzialità, buon andamento e del giusto procedimento, discendenti».

Commentando la decisione del Tribunale amministrativo l'assessore alla sanità Luigi Bertschy spiega che «pur, essendo convinti della correttezza del nostro operato, non possiamo che rispettarla». «Domani - aggiunge - valuteremo con calma come procedere confrontandoci con il diretto interessato. Per ora non posso che sottolineare l'eccellente ed enorme lavoro che in questi mesi ha realizzato, insieme agli altri due componenti della direzione strategica, per rilanciare l'azienda».

 

Elena Giovinazzo

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