Inquinamento sul versante francese del Monte Bianco, Arpa e assessorato rassicurano

 

In Valle d'Aosta situazione PM10 ampiamente entro i limiti

Neve-montagnaAOSTA. L'allarmante livello di inquinamento che nei giorni scorsi ha fatto scattare l'allerta sul versante francese del Monte Bianco, nella Vallée de l'Arve, ha destato apprensione in Valle d'Aosta. Anche se le due vallate sono ben separate dall'imponente massiccio, entrambe condividono il flusso di veicoli leggeri e pesanti che quotidianamente si spostano tra Italia e Francia utilizzando il traforo.

In realtà, rispetto alla situazione francese, l'aria della Valle d'Aosta è notevolmente meno inquinata, almeno stando ai dati raccolti dall'Arpa e diffusi dall'assessorato regionale al Territorio e Ambiente (consultabili anche on line). "Rispetto ai 188 giorni di superamento del limite giornaliero per le polveri PM10 pari a 50 µg/m3 (microgrammi al metro cubo) rilevati a Passy - dice l'assessorato - , nel 2014 si sono registrati 14 giorni di superamento nella stazione di fondo urbano di Aosta – Piazza Plouves, e nessun giorno di superamento nella stazione di traffico di Entrèves", vicino alla quale transitano i tir diretti e provenienti dal tunnel. Il limite di superamento è 35 giorni.

L'alta concentrazione di PM10 nella vallata francese è legata alla maggiore urbanizzazione, quindi un numero più alto di impianti di riscaldamento, un traffico stradale nel complesso più intenso e la presenza di più sorgenti industriali. Sono diverse anche le condizioni morfologiche e climatiche "che possono intervenire in modo molto differente nella dispersione degli inquinanti sui due versanti delle Alpi".

Secondo l'assessore Luca Bianchi "sul versante italiano hanno contribuito a una riduzione complessiva delle immissioni di polveri in atmosfera le misure di incentivazione al rinnovo del parco auto, al miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici e all'estensione della rete di distribuzione del gas per riscaldamento domestico, adottate a livello nazionale e regionale con il Piano Ari, oltre alle azioni di contenimento delle emissioni industriali, tutte misure tuttora in atto".

 

Elena Giovinazzo

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