Legambiente lascia l'Osservatorio sulla qualità dell'aria di Aosta

Legambiente lascia l'Osservatorio sulla qualità dell'aria di Aosta

"Fino a quando non si aprirà una discussione seria sul posizionamento della stazione di monitoraggio industriale"

AOSTA. Legambiente Valle d'Aosta non prenderà più parte alle riunioni dell'Osservatorio sulla qualità dell'aria di Aosta. "Ci asterremo dal partecipare alle riunioni fino a quando non si aprirà una discussione seria sull'individuazione di un nuovo posizionamento della stazione di monitoraggio industriale" annuncia l'associazione ambientalista in risposta ai dati sull'inquinamento nel capoluogo diffusi la scorsa settimana.

Le critiche di Legambiente riguardano in particolare la situazione dello stabilimento Cogne Acciai Speciali. "I dati illustrati e commentati dai media locali sottolineano una continua e costante diminuzione della concentrazione di metalli pesanti nelle polveri fini", spiega Legambiente, ma i rilevamenti "dalla nuova stazione di monitoraggio industriale di Pépinière, e in particolare quelli riferiti alla presenza di metalli pesanti nell'aria e nelle deposizioni atmosferiche, sono risultati fin da subito sensibilmente inferiori rispetto ai rilevamenti della vecchia stazione di Via Primo Maggio".

La centralina della Pépinière "contrariamente alla vecchia stazione di Via Primo Maggio, non sta nell'area di maggiore ricaduta delle emissioni dell'acciaieria, come richiesto dal Decreto Legislativo 155/2010 - aggiunge Legambiente -. A dicembre 2015, abbiamo inutilmente avanzato richiesta ufficiale di individuazione di un nuovo sito, per avere nuovamente una stazione di monitoraggio industriale a norma di legge, atto a monitorare il reale impatto della Cas".

"In una situazione in cui si fanno passare per ottimi dei dati inattendibili, non riteniamo più opportuno prendere parte ai lavori dell'Osservatorio sulla qualità dell'aria di Aosta" annuncia quindi l'associazione.

 

E.G.

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