Turismo, il progetto Monte Rosa Randò premiato da Legambiente

 

Bandiera Verde all'iniziativa della Val d'Ayas che promuove la media valle e la sinergia pubblico-privato

sentiero-boscoVERRES. Il progetto turistico Monte Rosa Randò è valso alla Val d'Ayas la Bandiera Verde di Legambiente. Il riconoscimento, assegnato nell'ambito della Carovana delle Alpi, è andato all'Unité des Communes Evançon ed al Consorzio Turistico della Val d'Ayas, che hanno ideato e organizzato l'iniziativa, ed ai 31 operatori turistici della zona che si sono messi in gioco aderendo al progetto.

Il 30 settembre a Verrès si svolgerà la cerimonia di consegna della Bandiera Verde alla quale seguirà, il 2 ottobre, una prime escursione conoscitiva lungo la prima e la seconda tappa del percorso con pranzo al sacco.

"Da qualche anno si parla, non solo in Valle d’Aosta, di due temi considerati imprescindibili per lo sviluppo del comparto turistico sulle Alpi: la destagionalizzazione e il rilancio della media montagna" commenta Legambiente Valle d'Aosta. "Tutti (amministrazione regionale, comuni, associazioni, operatori turistici) concordano sulla necessità di investire in questo senso. Ma spesso - continua l'associazione - si rimane alle intenzioni, si aspettano fondi che in tempi di crisi scarseggiano o si accampano costi eccessivi, senza considerare che talvolta, per creare un'offerta turistica innovativa e sostenibile, è sufficiente mettere a sistema quanto già esiste, con investimenti contenuti".

Con Monte Rosa Randò queste intenzioni sono divenute realtà. "L'idea di utilizzare i sentieri già esistenti in Val d'Ayas per percorrerne entrambi i versanti creando un percorso ad anello si è concretizzata nel luglio di quest'anno, con la presentazione ufficiale del percorso e dei supporti offerti all'escursionista" continua Legambiente. 2Il trekking si sviluppa su una lunghezza di circa 93 KM, non comporta difficoltà tecniche e può essere percorso in 5 o 8 giorni, ma permette anche piacevoli gite di una sola giornata. Tocca tutti i Comuni della vallata e consente di conoscerne i gioielli: la Riserva naturale del Lago di Villa, numerosi castelli, due siti minerari, gli stupendi panorami sul Monte Rosa e  una testimonianza storica importante della gestione comunitaria delle acque come il Ru Courtod, gli alpeggi e le attività casearie connesse". Grazie alla sinergia tra il pubblico e il privato, anche dal punto di vista economico, si è agiunti a questo progetto "di turismo dolce che prova, finalmente, a destagionalizzare i flussi turistici, attraverso la valorizzazione del  fascino della media montagna".

Monte Rosa Randò "rimane aperto all'adesione di altri operatori del turismo, dandosi così una lodevole prospettiva di lungo respiro - sottolinea infine Legambiente -. A questa iniziativa auguriamo un buon successo, e auspichiamo che rappresenti un nuovo inizio per la regione Valle d'Aosta".

 

Elena Giovinazzo

 

 

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