Aosta, cinque cani uccisi con esche avvelenate o con chiodi

 

Raccolta firme in Questura per chiedere l'intervento delle forze dell'ordine

AOSTA. Prendersi cura di un cane aiuta a sviluppare il senso di responsabilità e a imparare il rispetto per la natura e gli altri esseri viventi. Il rapporto con il quattro zampe di casa è il modo più immediato per capire cosa significhi avere la responsabilità di un altro essere vivente.

Ciò non è successo ad Aosta nella zona tra Corso Battaglione Aosta e via Monte Grivola. Cinque cani sono morti per aver mangiato esche avvelenate o piene di chiodi. Mercoledì scorso è iniziata la raccolta firme da presentare in Questura per richiedere un intervento immediato delle Forze dell'Ordine al fine di evitare altri disgustosi fenomeni analoghi.

In passato si erano già verificati nell'area per cani di Via Grand Eyvia. I fenomeni dunque si ripetono.

C'è un modo innovativo e rapido per cercare di difendere i cani dai bocconi avvelenati che vengono lasciati nei giardinetti o nelle aree verdi dedicate agli animali. Si chiama «Shelly», è un'App mobile gratuita che aggiorna in tempo reale l'utente sulle situazioni di potenziale pericolo per gli amici a quattro zampe. In sintesi: se qualcuno trova un'esca può segnalare la zona in cui è stata rinvenuta a tutti gli utenti. Gli altri proprietari di animali, se dovessero fare quattro passi nel giardinetto «a rischio», saranno quindi avvisati sul telefonino. Con questo sistema i proprietari dei cani vengono avvertiti di potenziali esche in un raggio che va da cento metri a tre chilometri dal posto in cui si trovano. Ogni volta che un padrone di cani entra in Shelly visualizza la mappa della zona in cui l'esca si trova, in tal modo avrà immediatamente la situazione aggiornata del pericolo attorno a lui.
Il Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga si festeggia in questi giorni l'attivazione, avvenuta un anno fa, del gruppo di cani antiveleno della squadre cinofile del Progetto Life Pluto, di cui il parco è beneficiario insieme ai Carabinieri Forestali.
Sedici cani morti avvelenati anche in Liguria, 14 a Genova e due in riviera, e molti ritrovamenti di bocconi confezionati con tecniche diverse. La Procura del capoluogo ligure ha deciso di aprire un'inchiesta, pensando che i decessi possano essere attribuiti a un serial killer di animali. Le guardie zoofile genovesi hanno così iniziato una serie di attività investigative per fare luce sulla vicenda.
«Educare al rispetto degli animali – Sviluppo dell'empatia e del riconoscimento dell'altro in età evolutiva» il manuale dedicato a insegnanti, genitori e volontari, per aiutarli a comprendere e a trasmettere, a bambini e adolescenti, il valore del rispetto per gli animali. Il volume è scritto dai responsabili del Settore Educazione LAV, Giacomo Bottinelli e Ilaria Marucelli, con un'introduzione della psicologa Annamaria Manzoni, nota per le sue iniziative e pubblicazioni proprio nel campo del rapporto tra umani e non. Per informazione e per richiedere una copia del manuale è possibile scrivere al Settore Educazione LAV.

 

Laura Uglietti

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