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La città storica riqualificandosi si rinnova diventando un esempio della città del futuro

AOSTA. La riqualificazione e il risanamento sono i nuovi obiettivi che l'urbanistica contemporanea si pone al fine di conferire alla città un equilibrato livello di qualità su tutto il territorio.
La città può essere quindi definita come un ecosistema urbano, composto da aree edificate e da aree che necessitano, in modo equilibrato, di un’adeguata pianificazione ai fini di una riqualificazione urbana completa, valorizzando, nello stesso tempo, i monumenti e i reperti storici presenti. La città di Aosta potrebbe ben rappresentare tale equilibrio. La realizzazione di aree verdi attrezzate dove sia possibile respirare e godere del verde, avere delle panchine dove soffermarsi a leggere, dei giochi per bambini, delle aree per lo sgambamento dei cani, è sicuramente il desiderio di ogni cittadino. Perché non realizzarlo?
Occorre ricordare che tali aree sono anche spazi destinati all'aggregazione sociale, non hanno quindi  solo una funzione estetica grazie ad un rinnovato arredo urbano, sono opportunità valide  per un nuovo incentivo allo svago per le persone sole e per una rinnovata possibilità dell'utilizzo del tempo libero. Un pensiero importante va rivolto anche agli anziani e ai bambini che le usufruiscono traendone benefici.

Le aree verdi urbane attrezzate ad Aosta possono rappresentare una risorsa fondamentale per la sostenibilità e la qualità della vita nella città mitigando l’inquinamento ambientale, migliorando  il microclima e mantenendo la biodiversità.

Una ricerca realizzata a Londra ha dimostrato che nei quartieri nei quali la densità del verde è più alta, il ricorso ai farmaci antidepressivi scende del 20 per cento. In Giappone, il governo ha finanziato, con quattro milioni di dollari l’anno, studi per accertare come il verde pubblico possa essere una medicina preventiva per l’equilibrio psicologico della popolazione. Da qui si è certificata l’efficacia anti-stress e anti-depressiva del verde in città. Il verde è fondamentale per l'ambiente e per l'uomo infatti assorbe l'anidride carbonica (CO2) presente nell'aria per utilizzarla ai fini del processo della fotosintesi clorofilliana espellendo l'ossigeno (O2) che ci è indispensabile.

Le arre verdi attrezzate, accessibili gratuitamente al pubblico, hanno un ruolo determinante, rappresentando un servizio vero e proprio per il cittadino.

Ad Aosta è possibile inserirle, per esempio, in Pizza Chanoux, in piazza Giovanni Paolo XXIII, in piazza Plouves, creando un equilibrio tra storia e futuro, la città del passato che si rinnova e si apre al futuro. Importante è la fruibilità di queste aree anche per i giovani che avrebbero così un punto di riferimento ricreativo che ad Aosta manca. Il miglioramento estetico che ne deriva per la città è evidente.

Aosta eccelle per la presenza dell'Institut agricole régional che potrebbe gestire e mantenere in ordine tali aree con il contributo della Regione. L'investimento è tutelato dalla garanzia del risultato finale e dai benefici sia per il corpo che per la mente, che ne derivano. Il vantaggio è dato anche dal rispetto dell'ecosistema e dalla tutela della biodiversità da cui dipende la nostra vita e quella di chi verrà dopo di noi.

Sentiamo cosa ne pensa una signora incontrata ieri, verso sera, ad Aosta in Via De Tillier, Larisa Gatto: «Gli spazi verdi da vivere sono una risorsa per la salute urbana. Numerose infatti sono le ricerche scientifiche sul tema della relazione tra aree verdi nei sistemi insediativi e stato di salute della popolazione.
Promuovere interventi di questo tipo è essenziale per favorire uno stile di vita non sedentario, per consentire alle persone di rafforzare le relazioni interpersonali e  per mitigare l’impatto dell’inquinamento. Addirittura possono influenzare la durata della vita degli anziani. Il verde urbano attrezzato rappresenta una risorsa anche per i nostri figli. Mi immedesimo già in una mamma che porta suo figlio ai giardini perché sto aspettando un bambino. Tali aree hanno una funzione depurativa, non solo rispetto all’anidride carbonica ma anche verso i gas tossici e le polveri sottili. Inoltre non sarebbero positive solo per mio figlio ma anche per me, mi permetterebbero infatti di rilassarmi e comunicare con altre mamme».

Laura Uglietti