Sindacati: regionalizzare il contratto per la sanità pubblica valdostana
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Oggi lo sciopero dei medici: servizi garantiti dagli straordinari, mancano risorse economiche e umane

AOSTA. Oggi i medici ospedalieri della Valle d'Aosta hanno aderito allo sciopero nazionale indetto dalle sigle sindacali. Una rappresentanza dei sindacati medici si è ritrovata alle 11 nella "Piastra" dell'Ospedale Regionale U. Parini per manifestare il forte disagio che sta vivendo la classe medica, sia a livello regionale che nazionale. Le Organizzazioni sindacali mediche sono fortemente preoccupate per lo stato della sanità pubblica, vittima di un progressivo  definanziamento e della riduzione di risorse.

Le problematiche alla base dello sciopero sono il forte ritardo del rinnovo del contratto, la non soluzione del problema del precariato, il mancato riconoscimento del lavoro usurante per i medici, l'assenza di fondi e di programmazione sufficiente. Sono state nuovamente sollecitate le autorità per reperire nuove risorse umane e creare i presupposti per attirare il più possibile giovani medici nella nostra regione per evitare lo spopolamento della categoria. A tal fine una delle soluzioni proposte è la possibile regionalizzazione del contratto come avviene in altre Regioni a Statuto Speciale.

Al momento, hanno sottolineato ancora i sindacati, la buona volontà e l'etica professionale garantiscono, nonostante tutto, il funzionamento dei servizi sanitari. Alle carenze di organico e alle liste d'attesa risponde con orario di lavoro che non si ferma quasi mai all'orario istituzionale: tante attività sono garantite grazie a "ore di straordinario" che in realtà tali non sono, in quanto spesso non vengono né remunerate né recuperate.

 

redazione