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Fulvio CentozAOSTA. Istituire un Osservatorio del commercio per Aosta che coinvolga enti pubblici e associazioni per capire in quale modo dare nuova linfa alle attività commerciali del capoluogo: lo propone il sindaco Fulvio Centoz commentando sui social l'articolo di Aostaoggi.it sulla chiusura dei negozi nel centro città.

Il primo cittadino di Aosta utilizza Facebook per dare voce ad una serie di riflessioni e scrive: "Non mi interessano le responsabilità (che probabilmente sono anche in capo all'Amministrazione) ma non possiamo continuare a pensare che tutto si possa risolvere attraverso la bacchetta magica del sindaco. Io ho tutti i miei limiti ma affrontare e risolvere un problema così complesso e difficile non è operazione che può fare una persona ma è uno sforzo che deve essere collettivo e di sistema".

Centoz sottolinea come la chiusura dei negozi nei centri non sia solo un problema di Aosta "in questo periodo storico dove l’e-commerce e la grande distribuzione sono assolutamente predominanti". "Credo che sia opportuno provare ad invertire la rotta - prosegue - ma credo altresì che non sia possibile farlo in pochi giorni e che occorra partire con uno schema logico consequenziale: senza dati non si possono fare diagnosi, e senza una diagnosi non si possono fare commenti né, tanto meno, fare proposte".

Secondo il sindaco il "primo passo" da compiere è l'istituzione di "un Osservatorio del commercio Aostano con l’aiuto di Confcommercio Valle d'Aosta ed il coinvolgimento delle associazioni di categoria e di altri enti pubblici (in primis la Regione) per la raccolta e l’analisi ragionata di dati. Ciò servirà successivamente per elaborare soluzioni di breve, medio e lungo periodo. Un luogo di confronto, anche informale, per provare a dare delle risposte ma partendo da dati reali e condivisi".

Serviranno "4/6 mesi per avere una fotografia chiara della situazione e proporre una serie di idee su cui lavorare tutti insieme", conclude Fulvio Centoz.

 

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Marco Camilli