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Operatori socio-sanitari, Shc: da sindacati pressapochismo e negligenza

 

ROMA. «I sindacati hanno dimostrato un livello di pressapochismo e negligenza insieme al governo. Avevano fretta di voler chiudere ignorando ogni principio di diritto di migliaia lavoratori in piazza perdendo la fiducia nei confronti del sindacato. Un'assenza di rispetto e di considerazione.» Lo afferma la segreteria nazionale del sindacato professionale Shc degli operatori socio-sanitari commentando le modifiche al contratto chieste dai maggiori sindacati.

«Modifiche - afferma Shc -, che sembrano abbastanza sostanziali, primo fra tutti l'errore dei 2 euro in più agli oss. Infatti, in aggiunta alla modifica hanno proposto anche l'applicazione d'indennità solo per personale direttamente addetto all'assistenza (scandaloso, tutti gli oss sono addetti all'assistenza), venendo a mancare le € 4,13 indennità giornaliera. L'indennità la riconoscono solamente all'oss che lavora su un turno solo (sale operatorie – terapie intensive) attraverso una miseria». L'elenco delle richieste «non si limita a un timido suggerimento - continua Shc -, si tratta di una vera e propria correzione con la "penna rossa". La modifica prevede di sostituire la parola tecnico con sanitario, per cui gli oss restano fuori. Un raggiro nei confronti degli operatori socio sanitari impossibile da gestire».

«Noi oss siamo certi di essere ultimi, dove i doveri aumentano a dismisura e i diritti non esistono», conclude il sindacato professionale. «Le condizioni di lavoro - denuncia infine - sono ormai al collasso, gli operatori nella maggior parte delle strutture sono costretti a turni massacranti per cronicità di carenza di organico, assenza di tutela e dimenticati nella legge come “lavoro usurante”».

 

redazione

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