Per il TG5 a Cervinia non c'è neve

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Riceviamo e pubblichiamo

tg5Caro Direttore, come capita ogni anno in questo periodo, anche stasera il Tg5 ha dimostrato la sua scarsa obiettività e professionalità. La notizia che oggi aprono le prime stazioni sciistiche in Italia a Madonna di Campiglio ed in Trentino, anche se solo parzialmente, senza dire che invece Cervinia ha quasi tutti gli impianti aperti, è l’ennesimo sfregio alla nostra Regione. Ormai sono fermamente convinta che non si tratti solamente di una questione di marketing, forse da noi carente (lo ammetto), ma bensì di pubblicità occulta. Dichiarando una cosa del genere, il Tg5 ha indirettamente comunicato che invece da noi non c’è neve e non ci sono impianti aperti, il che è falso. E' fortemente lesivo per la nostra economia. Possibile che capiti ogni anno e che non si possano prendere misure per arginare questo fastidioso evento ricorrente? A questo punto sono davvero curiosa di sapere se a fronte di una pubblicità spacciata per “notizia”, non ci siano regole che impongano di comunicare agli ascoltatori la verità. Oppure, come sempre, a nessuno importa?

lettera firmata da un'operatrice immobiliare di Cervinia

 


Cara lettrice, di solito non rispondo alle lettere che ci vengono inviate. Ma questa volta credo sia opportuno aggiungere alcune considerazioni. La Valle d'Aosta da sempre è ignorata dai media nazionali sia d'inverno sia d'estate. Sono rare le news che parlano della nostra regione. Il peccato originale è nell'incapacità della classe politica valdostana di promuovere fuori dai confini regionali il prodotto Valle d'Aosta. In questo sono maestri gli amministratori del Trentino. La conseguenza è che quando nevica, lo fa in tutte le Alpi e sugli Appennini, ma non in Valle d'Aosta. C'è poi la brutta abitudine di inserire nei telegiornali pubblicità camuffate da notizie ed ecco perché capita di vedere su tutte le reti televisive nazionali minuti e minuti di notizie che ci descrivono le bellezze delle montagne italiane "dimenticandosi" di quelle valdostane. Che fare? Cambiare canale e affidarsi alla rete che sta sempre più diventando la vera alternativa a una informazione televisiva qualche volta poco etica e imparziale.

Grazie per averci scritto
Marco Camilli