Tra corsi, spedizioni e vittorie sportive, il Centro Addestramento Alpino tira le somme del 2018

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Il Comandante Radizza: siamo una realtà parteicpare e articolata. E il Cse rimane a Courmayeur

Conferenza Centro Addestramento Alpino

AOSTA. Una «realtà particolare e articolata»: così il generale di brigata Salvatore Paolo Radizza presenta il Centro Addestramento Alpino di Aosta, di cui è Comandante da un anno. In occasione dell'incontro di fine anno con la stampa, il primo di questo genere organizzato al castello Cantore, il Comandante ha voluto presentare il bilancio del 2018 e anticipare alcune delle attività in programma nel 2019. Insieme a lui il Comandante del Reggimento Addestrativo, il colonnello Giovanni Santo, ed il Comandante del Reparto Attività Sportive, il tenente colonnello Patrick Farcoz.

In effetti il Centro Addestramento Alpino, nota anche come Scuola Militare Alpina, è una realtà molto attiva e tuttavia poco nota nonostante i suoi 70 anni di storia. Si sa che forma le truppe alpine e che sforna molti dei campioni sportivi che si vedono gareggiare in tv. Ma dietro questa struttura formativa e sportiva, che rappresenta una peculiarità tutta italiana, c'è molto altro.

Davvero difficile elencare l'intero ventaglio di compiti e competenze assegnate al Centro Addestramento Alpino, che si è arricchito con l'arrivo del Reggimento Alpini. Ci sono ovviamente tutte le attività formative e di qualificazione delle truppe alpine a cui hanno preso parte centinaia di allievi (corsi di sci e alpinismo, formazione di alpieri e di personale specializzato per bollettini valanghe e soccorso alpino solo per fare alcuni esempi), corsi ad hoc per le forze speciali e poi attività tattiche come i corsi per la guerra in montagna, o mountain warfare, una specializzazione «sempre più richiesta e che rappresenta il futuro», ha sottolineato il Comandante Radizza, e che sarà quindi al centro della futura attività della struttura militare. Molti valdostani hanno avuto già a che fare, probabilmente senza saperlo, con le attività di formazione della guerra in montagna. Parte dell'addestramento consiste infatti nello spostamento di truppe in elicottero da una zona all'altra: ecco perché periodicamente nei cieli della Valle d'Aosta si assiste al passaggio di numerosi elicotteri in svariati orari.

Il Centro è inoltre anche attivo sul territorio fornendo supporto di mezzi e personali per eventi sportivi e non (dal Tor des Géants alla Colletta alimentare, solo per fare due esempi).


Scuola Militare Alpina

I militari del Centro addestramento Alpino partecipano poi a missioni nei teatri operativi all'estero come in Afghanistan, dove addestrano l'esercito locale alla guerra in montagna. La loro competenza è sfruttata in vari ambiti entro in confini nazionali ed anche all'estero, ad esempio in Libano dove allenano la nazionale militare che rifinisce poi la preparazione ad Aosta. Ci sono poi le spedizioni alpinistiche utili a testare e sperimentare materiali, tecniche ed equipaggiamenti in vista del loro impiego nei teatri di guerra, e le collaborazioni con l'Enea con il costante invio di personale in Antartide.

In ambito sportivo, guardando ai risultati conseguiti nel 2018, il Centro Addestramento Alpino con il Centro Sportivo Esercito è la società più premiata della Fisi con 4 medaglie olimpiche, tanti podi in Coppa del mondo, molte vittorie nelle competizioni europee e tante medaglie conquistate dai suoi atleti nei campionati italiani. Atleti che incarnano la parte visibile al pubblico di un lavoro preparatorio ben più lungo e complesso.

Proprio nell'ambito sportivo, il Centro Sportivo Esercito si sta preparando alle prossime Coppe del mondo con uno sguardo alle Olimpiadi giovanili di Losanna del 2020, in cui debutterà lo scialpinismo, e delle Olimpiadi di Tokyo 2022 che vedranno l'introduzione dell'arrampicata sportiva. C.S.E. che continuerà a rimanere a Courmayeur. «Nessuno ha mai pensato di rilocalizzare il Cse altrove rispetto a Courmayeur o di mutare la località del Comando» ha sottolineato il generale di brigata Radizza in risposta alle recenti preoccupazioni sulle ipotesi di trasferimento del Centro di Courmayeur in Alto Adige. Nel Nord est è presente un «hub logistico» a cui possono fare riferimento gli atleti che risiedono nell'area, ad esempio gli slittinisti che sono tutti altoatesini, ma «il punto di controllo e comando rimane Courmayeur».

Oltre lo sport, il prossimo anno il Centro Addestramento Alpino avrà a disposizione a Pollein una torre di arrampicata per l'addestramento specifico delle proprie truppe, ma non solo.

Prima ancora, a fine gennaio 2019, il Centro aostano ospiterà la riunione dell'International Association of Military Mountain Schools. Tema scelto per l'appuntamento è "Il soccorso improvvisato in ambiente invernale". Sono attese all'appuntamento diciotto delegazioni estere che giungeranno ad Aosta nei giorni della Fiera di Sant'Orso.

Elena Giovinazzo