Statalizzazione vigili del fuoco, la Regione Valle d'Aosta proporrà "soluzioni alternative"

Fosson Candiani

AOSTA. Dopo l'incontro tecnico di due mesi fa, Aosta e Roma hanno ora avviato il dialogo politico per la statalizzazione dei vigili del fuoco valdostani chiesta dagli stessi appartenenti al Corpo regionale con un referendum a febbraio. Ieri il presidente della Regione Antonio Fosson ha incontrato il sottosegretario Stefano Candiani

«Da parte del Governo nessuna obiezione ad accogliere i vigili del fuoco valdostani nel Corpo nazionale - riferisce Candiani -, anche se un imminente tavolo consuntivo tra Regione e rappresentanze sindacali dei vigili del fuoco, ritengo sia utile a tutti gli attori coinvolti nella vicenda, per avviare un percorso costruttivo e congeniale». Il percorso è «complesso e articolato», spiega il sottosegretario, ma c'è «desiderio ed intenzione di affrontare la problematica».

Candiani aggiunge: «Se le aspettative dei pompieri valdostani fossero legate ad altre ragioni, come ad esempio, l'omologa formazione, il sistema previdenziale o l'equiparazione degli stipendi, la Regione Valle d’Aosta potrebbe utilmente valutare la possibilità di soddisfare direttamente tali aspettative. Spetta, dunque, alla Regione tracciare la linea di percorso definitiva che sarà fatta propria dal Governo, una volta valutate tutte le dinamiche».

La tematica a questo punto approderà in Consiglio regionale (crisi politica permettendo). Il presidente della Regione Antonio Fosson si è impegnato «a sottoporre, da subito, al consiglio regionale le possibili soluzioni alternative, per salvaguardare le legittime aspettive dei vigili valdostani, nel rispetto delle competenze regionali sancite dallo statuto speciale e dalle norme di attuazione».

 

 

 

 

Clara Rossi

 

 

 

 

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