La Val d'Aosta vuole far rivivere il casinò partendo dai suoi campioni di poker

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Concentrazione, sangue freddo e capacità di reagire alle situazioni che si possono verificare durante una partita. Il tavolo verde non è per tutti, anzi, bisogna essere preparati mentalmente e fisicamente, perché in quel momento tutti sono lì con un unico obiettivo: conquistare la posta in palio.

Oggi è un po' più facile avvicinarsi a questo mondo grazie ai casinò online che permettono a tanti appassionati di competere direttamente da casa propria attraverso un computer o smartphone. Il pathos che si prova attorno al tavolo verde è spesso uguale, perché quando si è a tu per tu con i propri avversari virtuali si tenta lo stesso a studiare ogni minimo dettaglio per capire le intenzioni dell'avversario. Un leggero movimento del labbro, una smorfia o un accenno di sorriso sono solamente alcuni dei tantissimi dettagli che i giocatori professionisti studiano, quando si gioca dal vivo. Allo stesso modo il gioco online ha le sue strategie di “lettura dell'avversario”. Proprio come in un qualsiasi altro sport professionistico, in cui bisogna saper interpretare gli indizi per provare a capire in anticipo le giuste mosse, anche nel poker nessun minimo dettaglio può essere lasciato al caso, perché è proprio quello che a volte fa la differenza tra una vittoria e una sconfitta.

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Fonte: Wikimedia Autore: marcelloadamo Licenza: CC BY-SA 3.0

 

In Italia ci sono alcune regioni, come la Val d'Aosta, in cui i cosiddetti sport minori sono presi in grande considerazione e che, nel corso degli anni, si sono dimostrate floride di professionisti del poker sportivo. Probabilmente, anche per la vicinanza al casinò, il poker viene considerato una filosofia di vita e l'essere giocatore professionista ammirando le gesta degli idoli del tavolo verde come Negreanu o Bonomo può essere un obiettivo di vita. Come quello di provare a diventare un calciatore come Ronaldo o Messi, oppure un giocatore di basket emulando le gesta di Michael Jordan, LeBron James, Kobe Bryant e tutti gli altri campioni dell'Nba.

Tra le regioni che sono state in grado di far crescere i maggiori talenti del poker italiano c'è per l'appunto la Valle d'Aosta, sempre molto attenta alle attrazioni per i turisti e i propri abitanti. Uno dei suoi giocatori più talentuosi è Davide “deadmoney” Greco, pokerista valdostano che nel corso degli anni ha sempre saputo dimostrare il proprio valore, senza mai lasciarsi intimorire dalle giocate o dai comportamenti degli avversari più audaci.

Sulla stessa lunghezza d'onda c'è Roberto “Cece” Capece, che ha iniziato a giocare a poker online fin da giovanissimo e che nel 2011 ha disputato un intero anno da Pro, dopo una buona serie di risultati ottenuti l'anno precedente. Il miglior anno di “Cece” è stato, senza ombra di dubbio, il 2014 quando il pokerista valdostano ha accumulato vincite per 70 mila euro. Oggi Capece si definisce un semi pro e si dedica molto di più al gioco online che a quello dal vivo. In Valle d'Aosta non è più così facile incontrare altre persone con cui giocare e a Saint-Vincent, purtroppo, non c'è più il movimento che si poteva trovare fino ad alcuni anni fa. Anche per questo l'organizzazione del casinò, attraverso tornei come l'Ultimate Poker, eventi e promozioni speciali, sta cercando di riportare tanta gente ai tavoli da gioco.

Un terzo pokerista locale che è in grado di farsi valere nel circuito online è Gabriele Noto. Abile contro qualsiasi tipo di giocatore, Noto al momento ha ottenuto come vincita massima quasi 10mila dollari.

Ovviamente non tutti possono permettersi di entrare in un vero casinò o almeno non tutti i giorni. Per questa e altre ragioni il mondo del gioco online è in continua crescita con sempre nuove promozioni come quelle offerte da poker 888 per esempio, uno dei leader del settore in Italia. In questo modo, chiunque negli scampoli di tempo può intrattenersi al tavolo verde e sentirsi come a Saint-Vincent o a Las Vegas.
La possibilità di giocare online permette a tante persone di avvicinarsi a questo mondo e alcuni riescono anche a trovare una vera e propria occupazione capace di garantire un sostentamento, diventando dei veri e propri giocatori professionisti. Lavorare da casa con l'ambizione di poter poi disputare dei tornei importanti ed eventi mondani in quelle località da sogno che mai avrebbero potuto sognare di visitare. Luoghi esotici come Macao, Bahamas, Singapore o mete più blasonate come Las Vegas, Monte Carlo e Atlanta. Posti dove poter incontrare le leggende del poker ed entrare in contatto con un mondo fatto di disciplina e tenacia. Dove s'impara a confrontarsi con la stanchezza mentale provando una trance agonistica che, se ben gestita, può davvero essere l'arma in più per perseguire l'obiettivo di arrivare il più avanti possibile conquistando il montepremi.

Casinò

Fonte: Wikimedia Autore: Sailko Licenza: CC BY 3.0

D'altra parte, l'umanità ha sempre giocato, fin dall'antica Cina e dai tempi dei Romani e poi con le baratterie medievali, in luoghi chiusi o anche con semplici tavoli all'aperto in cui chiunque poteva sedersi e fare le proprie partite. Erano gli antenati dei casinò, luoghi che hanno sempre suscitato fascino e mistero e proprio per questo motivo in Italia se ne vorrebbero aprire un numero maggiore, oltre a quelli già presenti a Sanremo, Saint-Vincent, Venezia e Campione, tutti situati sui confini del Paese con l'obiettivo di fermare i flussi di giocatori diretti verso l'estero, anche per far aumentare lo sviluppo di alcune zone considerate depresse dal punto di vista economico.

La stessa Corte Costituzionale ha chiesto più volte di fare chiarezza con regole certe, dopo che nel 2002 la Consulta aveva fermato il tentativo fatto autonomamente dalla regione Friuli Venezia Giulia di aprire delle nuove case da gioco, perché in molti hanno voglia di tornare a far rivivere la cultura del casinò.