Sanità, Genitori Separati: "assessore Baccega sconfessato dai dati ufficiali"

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assessorato SanitàAOSTA. "I dati, le criticità e il malessere sono segnali che non si cancellano con la promessa: prossimamente farò diversamente". Così l'associazione Genitori Separati commentando la recente relazione dell'assessore regionale Mauro Baccega sulla situazione della sanità e delle politiche sociali in Valle d'Aosta.

"In diciotto pagine l'assessore, probabilmente preoccupato dalla difficile situazione politica, ha sentito la necessità di rendere pubblico il suo impegno, attraverso una specie di lettera di Babbo Natale. L'assessore infatti così conclude: “voglio sottolineare che in Valle d’Aosta la Sanità e i servizi Sociali sono all'avanguardia nazionale e quindi di buon livello”. Secondo il presidente dei Genitori Separati, Ubaldo Valentini, in realtà "il racconto del sig. Baccega, in buona parte ripetitivo di altri precedenti, non accenna minimamente ai dati ufficiali che lo sconfessano, pensando che i cittadini li ignorino. Noi li conosciamo perché siamo abituati a leggere e valutare".

In particolare per quanto riguarda le politiche sociali e nel dettaglio l'affidamento dei figli minori con genitori separati l'associazione accusa l'assessore di aver speso "soltanto una paginetta perché forse non aveva niente da rimproverarsi o i responsabili che guidano il servizio non gli hanno saputo dire come stanno le cose. L’assessore non ha mai indicato una cifra, né ha chiarito le modalità di erogazione dei contributi. Insomma al sig. Baccega, pare che la parola “trasparenza”, interesse pubblico e partecipazione del cittadino facciano paura".

"Ha dichiarato che i servizi funzionano bene, ma non lo ha dimostrato; né ha fatto sapere come gli stessi si rapportano con i cittadini, i genitori separati. Nessun accenno alle denunce di genitori, riportate dalle interviste della stampa sulla sottrazione dei minori alla famiglia. Neppure ha chiarito - prosegue l'associazione - perché i suoi servizi non consentono l'accesso agli atti e rifiutano di dare notizie obbligatorie per legge. Nessuna spiegazione è stata data se esistono nella Valle d'Aosta strutture per la reclusione di minori abbandonati o in affidamento, quanto costano, chi le gestisce, chi decide per gli affidamenti in una determinata struttura; se esistono convenzioni parificate nei costi; il costo del personale, il loro rapporto di lavoro; se esistono condizioni di incompatibilità". 

E ancora da parte dell'assessore Baccega "nessun riferimento alla triste situazione dei suicidi. Eppure i dati sono sul suo tavolo, come su quello di altre istituzioni di 'pianerottolo'".

"Ci auguriamo - conclude l'associazione Genitori Separati - che il problema della famiglia sia fuori da qualsiasi concezione forzata, che sia rimasta aperto alla libera discussione e decisione politica, entro i confini della legge. Del merito politico l’assessore risponderà ai cittadini della Valle d’Aosta, noi pretendiamo che i servizi sociali aprano i fascicoli alla legge e si smetta di costringere la volontà del cittadino a fare ciò che si pretende con la minaccia di togliere i figli".

 

 

 

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