La Valle d'Aosta è una regione per giovani?

La Valle d'Aosta è una regione per giovani?

Per molti ragazzi valdostani mancano spazi di aggregazione, occasioni di incontro e momenti di divertimento con poche eccezioni

 

AOSTA. Alla domanda "pensi che in Valle d'Aosta ci siano poche cose da fare nel tempo libero o nel weekend?", il 90% dei giovani intervistati da Aostaoggi.it tra i 19 e i 27 anni ha risposto Sì. E' un dato significativo, che riflette la penuria di attività ludiche e ricreative nella regione.

La Valle d'Aosta non è mai stata all'avanguardia per quanto riguarda il divertimento giovanile. Non offre molto a livello di strutture: un numero esiguo di locali, qualche discoteca, ma nulla di veramente innovativo e che stimoli i ragazzi.

Un timido tentativo di creare qualcosa per i teenager è stata l'apertura della Cittadella dei Giovani, tuttavia sono pochissimi gli adolescenti, e non, attirati dalla struttura. La stessa non viene sfruttata a pieno da chi di competenza: i concerti ed eventi sono rari. Anche se da un lato la regione offre una gran quantità di attrazioni e modi per passare il tempo - piste da sci d'inverno, d'estate passeggiate in montagna, arrampicata, trekking e non solo, anche rafting per i più avventurosi - il problema si presenta comunque.

Seppur con qualche eccezione, come ad esempio la manifestazione di Celtica che attira molti giovani e diventa uno spazio alternativo e diverso dove ascoltare musica, campeggiare e stare insieme, per il resto non ci sono molte occasioni ed eventi espressamente per i giovani. Forse perché non ne vale la pena, perché il numero di giovani in fondo è piuttosto esiguo, e investire in questo tipo di business non ha molto senso in termini di guadagni.

Alcuni degli intervistati hanno dichiarato che ad Aosta servirebbe qualche attrattiva per portare giovani anche da fuori, magari grazie all'università ad esempio, al fine di trasformare la città in un ambiente nel quale sia possibile avere un'arricchimento culturale con l'incontro di persone interessanti per avere qualche scambio di opinioni. Forse diventerebbe interessante anche investire in un mercato che per ora non è attraente.

Se parliamo di divertimento serale, poi, la situazione è descritta come abbastanza penosa: salvo qualche bar, i soliti pub, e quell'unica discoteca che a volte è aperta e a volte no, non vi è grande scelta. A parte quell'unica cosa che ci differenzia da tutte le altre regioni: i palchetti che, bisogna ammettere, attirano molta gente, ma sono rari, e comunque non sono il genere di evento che piace a tutti i ragazzi.

Altre persone intervistate hanno dichiarato che ci vorrebbero più concerti ed eventi culturali dedicati ai giovani. Festival di musica nel weekend, spettacoli teatrali, ma rivolti ad un target giovanile, e magari perché no: un centro per giocare a laser tag, fare karaoke e locali dove ascoltare musica jazz. Queste sono solo alcune proposte emerse, ma rimane il fatto che Aosta non è una città per giovani e che se a volte si sente qualche aria di cambiamento la si deve proprio ai ragazzi, che in alcuni casi si muovono per creare qualcosa dedicato agli stessi e gestito da persone altrettanto giovani. Come il centro giovani di Châtillon, creato e gestito da under 30 che propone concerti e altre attività pensate per un target di ragazzi.

Magari con più attività del genere, la Valle d'Aosta potrà uscire da questa coltre di noia.

 

Federica Cristiani

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