Aumenta il lavoro per l'Ufficio del difensore civico della Valle d'Aosta

Aumenta il lavoro per l'Ufficio del difensore civico della Valle d'Aosta

AOSTA. Sono ancora in aumento i casi trattati dall'Ufficio di difesa civica. Secondo i dati forniti nei giorni scorsi, il difensore civico della Valle d'Aosta ha trattato 507 casi, il 12% in più rispetto al 2012, di cui 476 definiti entro l'anno.

«L'incremento rilevato del numero complessivo dei casi trattati - ha spiegato il difensore civico Enrico Formento Dojot - quest'anno riguarda in particolare il settore dell'organizzazione, segnatamente in ordine al rapporto alle dipendenze dell'Ente pubblico (141 casi), e dell'ordinamento (124 casi), di cui, principalmente, per sanzioni amministrative 19 casi, circolazione stradale 16 casi e tributi 15 - ha aggiunto -. Il settore dell'assistenza sociale a vario titolo ha invece registrato un decremento, determinato in modo significativo dalla contrazione delle istanze in tema di assistenza e previdenza».

Analizzando i dati emerge che le istanze continuano a riguardare principalmente l'Amministrazione regionale (180 casi). La casistica relativa all'azienda Usl risuta in netto aumento così come quella relativa agli Enti locali in genere (+63%). Oggi l'Ufficio del difensore civico regionale segue 8 Comunità montane e 72 Comuni. «L'obiettivo prefissato, a dire il convenzionamento della totalità degli Enti locali affinché tutti i valdostani possano in eguale misura avvalersi del servizio anche a livello istituzionale locale, è ormai quasi raggiunto», commenta ancora il difensore civico.

Ai dati sulla difesa civica si aggiungono quelli riguardanti l'attività di garante dei diritti dei detenuti presso la casa circondariale di Brissogne. I detenuti al 31 dicembre dello scorso anno erano 200, di cui 64 italiani, 136 stranieri, 32 tossicodipendenti, 16 collaboratori di giustizia e 12 ammessi a lavoro esterno. Al 30 settembre scorso invece la popolazione carceraria era di 133 unità a fronte di una capienza di 180. I casi trattati dal garante, 72 nel 2013, riguardano situazioni «strettamente connesse alla condizione di restrizione della libertà personale: rapporto con il carcere, quali le relazioni con il personale, il rispetto del regolamento interno, le condizioni di detenzione, il vitto, il sopravvitto, i colloqui, i servizi sanitari, l'igiene, il lavoro, le provvidenze economiche a favore dei detenuti che versano in situazioni di disagio.»

 

redazione

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