Il comandante del Corpo valdostano dei vigili fischiato durante l'Assemblea annuale a Saint-Pierre
SAINT-PIERRE. Una sede propria, competenza nella gestione delle spese, una funzione organizzativa e gestionale dell'attività del personale e compiti amministrativi e organizzativi. Insomma, una maggiore considerazione.
A chiederlo, in occasione dell'Assemblea annuale a Saint-Pierre, sono i quasi 1400 vigili del fuoco volontari che operano in Valle d'Aosta.
I quattro capi distaccamento "delegati" hanno letto le richieste, concordate tra tutti i capi distaccamento della regione, in una sala che prima ha applaudito il presidente dei vigili volontari, Valerio Cappelletti, e dopo ha fischiato il comandante del Corpo valdostano dei pompieri, Salvatore Coriale.
«Così non si può andare avanti - ha detto Cappelletti - e per questo abbiamo avanzato una proposta di riforma della legge. Ci è stato risposto che saranno attivati dei tavoli di lavoro, ma questo a noi non basta».
Nonostante l'occasione anche di festa, con la consegna delle benemerenze, non è mancata la tensione tra i volontari dovuta anche al drastico taglio delle risorse stanziate: «quest'anno abbiamo a disposizione 230mila euro ma negli altri anni ne avevamo 650mila», ha detto Cappelletti. La riduzione di due terzi dei fondi fanno scemare i rimborsi per le giornate lavorative e si riflette anche sulle ore di formazione del personale, quest'anno ridotte a quasi un decimo rispetto al 2013. Eppure l'impegno dei volontari rimane costante nei casi incendi, frane, allagamenti e in ogni tipo di altre emergenze.
Aperture sono arrivate da Coriale e dal presidente della Regione, Augusto Rollandin. Aproposito dei finanziamenti in particolare, Rollandin ha sottolineato che «è tutto il bilancio regionale ad aver subito drastici tagli. Per il 2015 vedremo cosa possiamo fare».
Marco Camilli
