Un blog satirico valdostano svela i retroscena dell'opera grafica "pagata" 14mila Euro dalla Regione
AOSTA. Il fatto (svelato dal blog zentabaga.com) è questo: la società che ha vinto la gara per il manifesto della Saison Culturelle 2014-2015 ha utilizzato una foto acquistata on line per 15 euro, sul sito Shutterstock.com, e forse si è anche ispirata ad un manifesto di una Saison Culturelle del 2012 organizzata in Francia.
E' difficile trovare un modo per definire questo notizia: un'abile operazione finanziaria - spendo 15 euro e ne incasso 14.000 - oppure un lavoro di stanca creatività grafica?
In un mondo globalizzato e in una rete che offre di tutto e di più la condivisione delle risorse è ormai quasi un male o un bene inevitabile.
Il punto della questione non è tanto l'eventuale mancanza di creatività dei grafici della 3bite di Aosta che hanno presentato il manifesto vincitore del concorso: hanno fatto il loro lavoro, ottimizzato le risorse e proposto un elaborato. Ciò che stupisce è la decisione dei saggi membri della giuria incaricata di valutare i manifesti che hanno giudicato l'opera dei palloncini degna di rappresentare la manifestazione culturale d'eccellenza della nostra regione. Tra la 3bite e la giuria, è quest'ultima ad aver mostrato una scarsa attenzione al proprio lavoro.
Certo qualcuno potrebbe chiedersi perché tanto clamore: se si pagano milioni di Euro per delle "macchie" di colore su una tela definita capolavoro dell'arte moderna, per quale motivo stupirsi per l'acquisto di un opera forse non del tutto originale per 14.000 euro da parte della Regione? Anche i palloncini del manifesto della Saison sono arte moderna della nuova creatività 2.0.
Marco Camilli
