In arrivo "Tu B'Av", la festa dell'amore e del raccolto

Stampa


Una antica festa Ebraica tra filari e campi coltivati

 

campoAOSTA. Un San Valentino con un profumo d’estate quello che si celebra stanotte, ricorrenza del 15esimo giorno del mese ebraico di Av in cui si festeggia “Tu B’Av”, la festa dell’amore agricolo.

Una delle festività più misteriose tra quelle Ebraiche, la Tu B’Av affonda le radici nel fascino di una notte contadina in cui, nei campi, si festeggiava la prosperità del raccolto e si celebrava l’amore. Sebbene questa festa degli innamorati non sia molto conosciuta, al contrario della ben più nota "gemella" invernale, di Tu B’Av si trova traccia in uno dei testi sacri giudei, il Talmùd, che racconta di come "Le figlie di Gerusalemme ballavano nei vigneti e chiunque non aveva moglie andava lì per cercarsi una sposa" .

La giornata segnava tradizionalmente l'inizio dei raccolti e coincideva con la vendemmia. Ecco che, per tradizione, ci si incontrava all’aperto alla fine di una calda giornata, magari tra i filari di un vigneto, rigorosamente di bianco vestiti nella speranza di incrociare due occhi sconosciuti. Per la cultura popolare ebraica, è anche la giornata ideale per sposarsi secondo la tradizione e, a differenza di San Valentino, anche se celebra l’amore di chi si è trovato, si apre ai cuori che ancora non hanno scovato colui o colei da amare.

Proprio in questi giorni prende vita il festival “Leilot Ahava”, notti d’amore, che si tiene nel deserto, sotto le stelle, nel Desert Ashram in Israele. Per tre giorni, attraverso la meditazione, si seguirà l’esercizio della compassione e del perdono per riprendere la strada dell’amore verso se stessi, verso il prossimo e l'Universo. Poi dal tramonto all’alba solo musica, danze e amore.

Non sarà la più famosa delle feste dedicate agli innamorati, ma è di sicuro una delle più affascinanti dell’estate. E di certo, anche per la Valle d’Aosta, sotto il cielo di un’eclissi, può essere una notte “magica” da cogliere al volo.


Adriana Guzzi