Cibo e cultura si incontrano nei castelli della Valle d'Aosta

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Con Goûter au Château due week end di agosto dedicati alla (ri)scoperta dei prodotti locali e del patrimonio culturale

Gouter au Chateau

AOSTA. Un'occasione di incontro tra cibo e cultura, uno sposalizio che promuove il patrimonio materiale e quello immateriale, un progetto pilota: tutto questo è Goûter au Château, manifestazione che esordirà nell'arco di due week end di metà agosto. Il nome dell'evento è indicativo: si tratta di gustare prodotti tipici nel particolare contesto di un antico castello della Valle d'Aosta.

Castello sarriodpartic«Questo è un progetto innovativo e che nasce dal basso, su proposta dei soggetti che fanno parte della filiera produttiva», ha detto in conferenza stampa l'assessore regionale alla Cultura, Paolo Sammaritani, presentando questa prima edizione della mini rassegna di cui la Regione è partner. «L'evento intende far sposare il prodotto al contesto in cui nasce perché capire i luoghi, la storia, la filiera da cui nasce un prodotto è un elemento fondamentale per promuoverlo al meglio, anche tramite il passa parola».

Goûter au Château si svolgerà nei fine settimana dell'11 e il 12 agosto nel castello di Issogne e del 17 e 18 agosto nel castello Sarriod de la Tour di Saint-Pierre. Il concept è particolare tanto quanto i prodotti proposti con stand e degustazioni: sono i frutti della filiera ovi-caprina e di quella cerealicola, due settori normalmente non accostati alla Valle d'Aosta ma che in realtà anche da noi «sono in forte espansione e con una tradizione legata al territorio. Parliamo soprattutto dell'attività lattiero-casearia dei caprini, ma anche della produzione di cereali che sta riprendendo spazio», ha spiegato il dirigente dell'assessorato all'Agricoltura Corrado Adamo.

All'iniziativa partecipa la Sovrintendenza ai beni culturali che ha dato la disponibilità all'uso dei castelli. «Speriamo che questo concept cresca e si espanda», è l'auspicio espresso dal sovrintendente Roberto Domaine.

L'invito è chiaro: che in futuro un numero sempre maggiore di operatori si faccia parte attiva organizzandosi e proponendo iniziative in grado di promuovere il "made in Valle d'Aosta" in tutti i suoi aspetti.


Elena Giovinazzo