Dal 20 agosto tornano le musiche dal mondo di Ététrad

Stampa

Fawzy Al-AiedyCHARVENSOD. Sono 24 le formazioni musicali attese in Valle d'Aosta per la ventiduesima edizione del festival internazionale Ététrad, in calendario dal 20 al 24 agosto 2019.

Come nelle ultime edizioni il villaggio del Festival sarà allestito nell'area verde Guido Saba di Plan-Félinaz a Charvensod. 

«Ététrad è una manifestazione che si colloca nel solco delle azioni messe in campo dall'assessorato per sostenere e valorizzare il patrimonio immateriale della Valle d’Aosta - sottolinea l'assessore regionale al turismo Laurent Viérin -. Il Festival ha importanti ricadute sul territorio dal punto di vista economico e turistico e rappresenta un momento di grande attrattiva culturale oltre che musicale, grazie alla ricerca e alla passione che da sempre caratterizzano l’Associazione Ététrad».

«Ététrad non solo celebra la musica di tradizione - aggiunge la presidente del Consiglio regionale, Emily Rini-, ma rappresenta un inno alla fratellanza, all'armonia, a quello stare insieme genuino, in semplicità. Un inno alla vita, insomma. L'Assemblea valdostana ha rinnovato con favore il proprio sostegno a questa iniziativa, di cui si confermano la valenza culturale e la capacità di innestarsi nella realtà valdostana. Una realtà di confine, la nostra regione, baluardo di Autonomia e minoranze culturali, che non può che essere lo scenario ideale per questo Festival».

 L'evento quest'anno farà viaggiare il pubblico alla volta del Medio Oriente con i progetti Neighbors-Biserta e Ishtar Connection, ai quali collaborano il valdostano Vincent Boniface, direttore artistico della manifestazione, e il piemontese Simone Bottasso, entrambi da tempo legati a due artisti provenienti rispettivamente dall’Iraq, Fawzy Al-Aiedy (foto), e dall’Iran,Reza Mirjalali.

Il viaggio continua verso le sonorità dei Balcani proposte dal progetto Feule Caracal che porta l’organetto diatonico, strumento popolare per eccellenza, verso una dimensione moderna e sperimentale, alla quale si rivolgono anche i Lou Tapage, giovane formazione proveniente dalle Valli occitane del Piemonte.

Uno spazio è dedicato alla comicità con un’inedita formula che fa convergere il patrimonio musicale dell’Appennino di Staffora Bluzer con l’ironia di un grande attore, Flavio Oreglio, nello spettacolo “Anima Popolare”.Sempre sulle rotte di ETETRAD si colloca il gruppo Djokla, espressione della musica della Martinica e delle sonorità caraibiche.

Ancora da un’isola arriva il suono ammaliante degli artisti sardi: l’incomparabile voce di Elena Ledda e le melodie per la danza dei Ballade Ballade Bois. Da oltre Atlantico arriva la tradizione musicale del Québec con il gruppo Ormuz che anticiperà il gruppo storico lombardo dei Barabàn.

La grande serata finale prevede la partecipazione di due gruppi francesi, La Machine e i Djal, scatenati interpreti di musiche da ballo e precursori nel settore della creazione su base tradizionale.

Da non perdere anche gli altri gruppi: i Balarù, i Chemin de Baìa, lo storico Coro Bajolese, il Duo Brotto/Milleret, Hamon Martin Quintet, gli Stygiens, il Trio Durand/Raillard/Millet, i Triptype nonché il misticismo di Yves Fouillat.

La 22ma edizione del festival è inoltre l’occasione per celebrare i 40 anni di attività dei fondatori della manifestazione, i Trouveur Valdotèn, che allieteranno il pubblico proponendo il frutto delle loro ricerche compiute nelle Alpi occidentali.

A corollario della programmazione musicale, il festival internazionale offre una ricca lista di eventi “extra-festival”, un’immersione nella cultura della Valle d’Aosta: incontri di musica d’insieme per approfondire le tecniche di arrangiamento e d’interpretazione dei repertori popolari; incontri di danza per creare l’armonia nel movimento e il piacere della condivisione nel ballare insieme e quelli di canto per appropriarsi di un ricco repertorio popolare. Ospiti d’onore saranno i Castagnari di Recanati, appassionata famiglia di artigiani i cui organetti sono suonati in tutto il mondo, con un’esposizione dei loro pregiati strumenti.

Altri momenti sono dedicati ad aperitivi letterari, animazioni per bambini alla scoperta del Patois attraverso il gioco e il canto.

Il villaggio di Ététrad 2019 si completa con il Restaurant Valdôtain e le sue proposte di cucina di montagna e le ricette dei liquori tipici dell’Etébar. Anche gli amici a quattro zampe sono benvenuti e ad essi è riservato un apposito spazio.

 

 

 

 

redazione