Stop autorizzazioni per interventi fuori Valle, Cittadinanzattiva: rischio spot elettorale

 

AOSTA. L'abolizione del vincolo dell'autorizzazione preventiva per poter effettuare interventi chirurgici fuori Valle rischia di diventare «un mero spot elettorale». Il giudizio è di CittadinanzAttiva ed è riferito all'atto approvato martedì scorso dalla giunta regionale con cui viene cancellata una delibera approvata nel 2016.

L'obbligo di autorizzazione era stato concepito per ridurre i costi della mobilità passiva e l'associazione ritiene che la sua eliminazione avrà un impatto negativo sul budget dell'Azienda Usl della Valle d'Aosta. Il finanziamento a suo favore stabilito dallo scorso febbraio dal governo regionale «tiene conto - sottolinea CittadinanzAttiva - della deliberazione della Giunta regionale n. 591 del 6 maggio 2016, ovvero la norma regionale nata per "bloccare" la mobilità passiva degli interventi chirurgici di bassa e media complessità verso il privato accreditato».

«Fermo restando che il cittadino deve essere messo nelle condizioni di poter scegliere con cognizione di causa dove curarsi», secondo l'associazione «rimuovere il vincolo imposto dalla succitata DGR, senza rivedere al rialzo il finanziamento all'Azienda Usl, rischia di trasformare un'idea politicamente opinabile in un mero spot elettorale».

 

E.G.

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